00:00 18 Novembre 2010

Freddo si, ma quanto e per quanto tempo?

Sembra ormai certa la diminuzione delle temperature previste intorno al 25 novembre. Molto difficile invece sbrogliare la matassa per i giorni successivi.


Come vedete, dall’analisi comparata di tutte le corse del nostro modello di riferimento la discesa delle temperature è evidente e condivisa dal 25 in poi, ma diventa molto difficile comprendere come si evolverà la situazione successivamente. A disturbare la discesa del freddo verso il Mediterraneo ci sarebbe il ramo del getto subtropicale, forse stimolato dalla positività dell’indice QBO, che esalta i flussi occidentali. L’arrivo insomma di aria mite dall’Atlantico, sia pure basso, farebbe battere in ritirata il Generale.


A rendere invece perlomeno degna di menzione questa carta termica estrema prevista per i primi di dicembre, ci sarebbe un possibile ulteriore tracollo di tutti gli indici (AO e NAO). In questo modo un’importante circolazione antizonale spingerebbe verso di noi con moto retrogrado masse molto fredde. Una situazione comunque che difficilmente si realizzerà con questa crudezza.

L’idea che un muro anticiclonico possa comunque ergersi ad ovest del Continente è condivisa da altre corse parallele a quella ufficiale del modello. In questo caso il freddo avrebbe più chances non solo di raggiungerci ma anche di persistere a lungo. Una ripresa parziale dell’indice AO, potrebbe far accelerare però un po’ la corrente a getto polare, schiacciando successivamente verso di noi l’alta pressione, ma forse solo temporaneamente. Con un AO e la Nao a terra, altre ondulazioni saranno ampiamente probabili. Insomma: Il Generale potrebbe farcela.

Autore : Alessio Grosso