00:00 30 Aprile 2019

FREDDO in primavera: la NEVE può fare più danni del GELO

Speriamo che l'ondata di freddo del fine settimana non crei troppi danni

Ecco le temperature a 1500 metri previste dal modello europeo per le prime ore di domenica 5 maggio: 

Gli agricoltori auspicano un alleggerimento del carico di aria fredda previsto entrare sull’Italia durante la giornata festiva. 

La primavera spesso ci sorprende per le belle giornate calde e luminose, quasi a sbeffeggiarne l’inverno appena passato. A volte, però, è l’inverno che si prende gioco della primavera, soffiando aria fredda e facendo cadere la neve non necessariamente solo in montagna.

Il sole presente in primavera è già abbastanza caldo. La sua azione sui vegetali è palese con lo sboccio dei fiori e la schiusa delle prime foglie. Poi ci sono le piogge a benedire con le loro gocce questa opera d’arte della natura.

L’eventuale arrivo del freddo e della neve su un patrimonio vegetativo ancora quiescente non sarebbe causa di grossi problemi, ma se la medesima situazione si presenta quando i vegetali sono già sbocciati (come in questo periodo), i danni potrebbero essere ingenti. Il peso della neve sulle foglie già spuntate può determinare schianti di alberi al suolo, per non parlare del gelo, che può letteralmente bruciare i germogli e le foglie ancora giovani, senza possibilità di appello.

 

Il fiocco di neve sui fiori degli alberi da frutto ha un impatto devastante, peggio della grandine. La neve, difatti, tende ad accumularsi sull’apparato floreale, bruciandolo inevitabilmente e non consentendo alla pianta un’adeguata fruttificazione.

Dopo un inverno inestente al nord, arriverà la neve a bassa quota nei primi giorni di maggio? Speriamo di no…anche se le mappe a nostra disposizione continuano a confermare il tutto. 

Autore : Paolo Bonino