00:00 3 Ottobre 2011

Finirà il dominio dell’anticiclone o sarà solo una pausa?

L'ingresso dell'autunno dalla porta del grande nord ripropone il dubbio che l'alta pressione possa rimanere ancora troppo invadente per permettere il decollo della stagione vera e propria.

 Una delle caratteristiche più comuni di queste alte pressioni è l’invadenza: quando ci si mettono è dura poi sbarazzarsene. Non ci sono misteri a riguardo, dato che la questione è dimostrabile anche per via matematica e sfocia in quella caratteristica nota come "blocco atmosferico". 

In estrema sintesi alle medie latitudini, quando le componenti di propagazione di un’onda atmosferica riescono a bilanciarsi con quelle derivanti dalla rotazione terrestre, ne consegue una frenata delle Correnti Occidentali, fino al blocco totale delle stesse. Nascono così questi super-anticicloni. Essi vengono continuamente alimentati da aria calda subtropicale per mezzo della Corrente a Getto che, impossibilitata a proseguire oltre, sprofonda nel pozzo anticiclonico avvitandosi verso il suolo e asciugando l’aria lungo tutta la colonna atmosferica che ci sovrasta. Ecco che si generano cieli sereni e temperature elevate.

Ora, passando dalla teoria alla pratica, ci chiediamo se l’attuale dominio anticiclonico possa avere una fine o se ce lo porteremo dietro vita natural durante. Esaminando indici teleconnettivi, calcolando l’entità dei blocchi atmosferici e analizzando le mappe probabilistiche a lungo termine, pare che nel proseguo di ottobre il grande anticiclone farà un passo indietro ma non ci lascerà del tutto.

L’impressione è quella che voglia concedere una tregua di alcuni giorni per poi star pronto a riappropriarsi del Continente, rimanendo comunque impostato su una posizione più occidentale, ovvero con il quartier generale più sbilanciato verso l’Atlantico. Sull’Italia assisteremmo a ripetute fasi con correnti settentrionali, sicuramente più fresche e capaci di riportare ottobre entro le medie stagionali.

Una anomalia rimarrebbe comunque bene evidente: una siffatta situazione infatti vedrebbe questa prima parte dell’autunno negare per motivi orografici le prezione piogge stagionali sulle nostre regioni settentrionali e forse anche su quelle del medio versante tirrenico.  Per assistere ad una rottura più netta dell’equilibrio anticiclonico dovremo probabilmente attendere anche un rallentamento dell’attività ciclonica tropicale la cui cinghia di trasmissione ha aggiunto finora altra benzina sul fuoco di questo imponente anticiclone autunnale.

Ma fino ad allora quanto tempo dovrà passare?

Autore : Luca Angelini