00:00 25 Ottobre 2011

Fine settimana: velenosa fase di maltempo in vista per le Isole Maggiori

Una strozzatura del sacco depressionario atlantico rilascerà sui nostri mari di ponente una goccia fredda che sopravviverà grazie ad una marcata iniezione di vorticità alle quote superiori e ad una risposta termodinamica dal basso esaltata dalle calde acque del mare.

 Sono quelle situazioni che preludono a intense fasi di maltempo autunnale. La dinamica  evolutiva che, a cavallo del prossimo fine settimana, porterà sulle nostre Isole Maggiori un deciso peggioramento delle condizioni atmosferiche sarà semplice e, anche per questo, diretta e coinvolgente.

Tutto partirà da una autentica strozzatura cui verrà sottoposta una saccatura atlantica. Un ramo secondario della Corrente a Getto Polare si staccherà dal flusso principale proprio nel settore dei massimi di vento e genererà un minimo di pressione a tutte le quote sulla Penisola Iberica. Una volta abbozzato, il minimo verrà appunto strozzato ai lati da due lembi anticiclonici e si rinvigorirà grazie alla mutua amplificazione tra l’intensa vorticità ciclonica presente in alta quota in virtù del drift del Getto (ovvero della sua componente rotazionale) e alle forzanti termodinamiche che si creeranno alle quote medio-basse sottovento ai Pirenei.

Il vortice così costituito andrà a sfogare la sua energia dapprima sulla Sardegna nel corso della giornata di sabato (in particolare dal pomeriggio), poi investirà la Sicilia nella giornata di domenica, quando avrà ulteriori fenomeni da destinare ancora alla Sardegna. Insomma una due giorni davvero da bollino rosso.

Le zone che potrebbero venir colpite con maggior probabilità dai fenomeni più intensi, parliamo di forti temporali a locale carattere di nubifragio, saranno in particolare il Cagliaritano e l’Iglesiente in Sardegna, mentre per la Sicilia menzioniamo il Trapanese, l’Agrigentino, la provincia di Caltanissetta, il Ragusano e il Siracusano. Non si esclude la possibilità che nella notte su domenica il vortice in mare aperto degeneri in una struttura a cuore caldo (quindi di tipo tropicale) tra i Canali di Sardegna e di Sicilia.

Senz’altro una situazione da monitorare attentamente. Da parte nostra seguiremo passo passo l’evoluzione del sistema. Non vi rimane che tenervi aggiornati sulle nostre pagine.  

Autore : Luca Angelini