00:00 5 Febbraio 2019

FEBBRAIO cova uno scherzo GELIDO o un MOSTRO anticiclonico?

L'inverno è finito? Nient'affatto.

L’ipotesi che un mostro anticiclonico venga a decretare la fine anticipata della stagione invernale ancora non regge. Si, sembra la soluzione più facile per i modelli e nel passato è anche successo che una zona di alta pressione si piazzasse bel bella al centro del Continente e non facesse passare niente e nessuno, ma più spesso febbraio ha riservato sorprese fredde ed episodi perturbati.

In una stagione in cui il vortice polare non sembra messo benissimo, questa fase in cui i modelli ne stanno certificando una ripresa dell’attività, potrebbe terminare all’improvviso durante la seconda decade del mese, sancendo la tendenza a nuovi, spettacolari scambi meridiani di calore, con il Polo cioè pronto a scaricare verso le basse latitudini una buona dose di gelo e a ricevere temporanee avvezioni di aria più mite.

Insomma i modelli stamane disegnano un po’ tutti gli scenari possibili per la seconda decade del mese: si va dall’anticiclone mastodontico, un muro di stabilità per tutti, ad un anticiclone sbilanciato verso nord e dunque con il Mediterraneo vulnerabile a rientri di aria fredda da est, sino a mostrare quanto appena descritto: l’affondo del Polo verso il centro Europa e l’anticiclone in risalita verso la Groenlandia o il Mar di Norvegia.

Quali allora tra questi scenari potrebbero sembrare più credibili?
Sicuramente non quello di un anticiclone ammazza-inverno (15%), mentre l’ipotesi intermedia, cioè quella di un anticiclone sbilanciato verso nord e con l’aria fredda pronta a visitarci entro metà mese o subito dopo gode di maggiore considerazione nel nostro team (30%) ed è in linea con quanto evidenziano anche taluni indici teleconnettivi; la terza ipotesi, che punta addirittura ad una divisione del vortice polare in troposfera con clamorosi effetti gelidi sull’Europa al momento ha un’attendibilità superiore a quella dell’anticiclone mostruoso, ma non così elevata come l’ipotesi intermedia (25%).

Resta inoltre aperta una quarta via, quella dell’Atlantico ondulato: diverse perturbazioni in un contesto non freddo ma perlomeno piovoso a tratti in pianura e nevoso su Alpi ed Appennini. Questa ipotesi gode della stessa considerazione dell’ipotesi intermedia (30%). 

Vedete dunque quanto ancora resti da capire ed interpretare circa il tempo di febbraio: nessuno dia pertanto l’inverno per morto! 

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Autore : Team di MeteoLive.it