Abbiamo condensato in queste poche righe i risultati di una complessa analisi comparata, condotta con diversi metodi prognostici, sia di approccio probabilistico che stagionale. Il tutto per capire dove andrà a parare la nostra cara estate in questa fase che la condurrà pian piano verso il viale del tramonto.
La fiammata attesa nel fine settimana (per il nord) e fino ai primi giorni della prossima settimana (centro-sud) sarà forse l'ultimo piatto forte della bella stagione. A seguire il crollo dei geopotenziali sull'Europa denota l'intrusione sempre più franca delle correnti perturbate atlantiche verso il'Europa e il Mediterraneo.
Il Mare Nostrum in realtà rimarrà ancora protetto dalla banda degli anticicloni subtropicali, tuttavia il suo bordo settentrionale subirà progressivi colpi di lima che ne ridurranno le fattezze permettendo invece la progressiva avanzata delle correnti instabili. Saranno naturalmente le nostre regioni settentrionali ad avvertirne per prime le conseguenze, con un primo guasto atteso già a cavallo di fine mese. Il grafico allegato nella prima immagine mostra chiaramente il crollo delle temperature al di sotto delle medie e la difficoltà delle stesse a riprendere sostanza nei primi giorni di settembre.
Tale schema, pur con le opportune varianti riferite soprattutto ad una minore incisività dei fenomeni e ad un certo ritardo temporale nella manifestazione degli stessi, può essere valido anche per le nostre regioni centrali.
Il sud invece, come ben rappresentato dal grafico riferito e allegato alla seconda figura, risulterà protetto più a lungo dall'alta pressione e non solo: il peggioramento atteso al nord prima e al centro poi causerà un temporaneo richiamo caldo che farà sobbalzare i termometri facendoli permanere al di sopra delle medie fino alla fine di agosto. In seguito l'aria atlantica provvederà a farsi carico di spazzare la calura anche da questo angolo di Italia ancora dedito alle vacanze in grande stile.
Con l'avvento del'autunno meteorologico coincidente con l'inizio di settembre, ma pare più bello parlare comunque di fine estate considerandone il margine astronomico, tutto si acquieterà ma nel frattempo l'impianto circolatorio generale si sarà assestato su un nuovo equilibrio. Non più rischio di temperature roventi quindi, ma un finale di stagione pacato e, come sentenziano la maggior parte delle simulazioni stagionali, complessivamente nella norma.