00:00 5 Luglio 2013

Estate e temporali al mare: Alto Adriatico batte Mar Ligure 3-1

Il punteggio è chiaramente solo indicativo, ma mette in luce la netta differenza che esiste tra i due mari in fatto di instabilità nella prima parte della stagione estiva, cioè almeno sino alla fine di luglio.

I bassi fondali e le correnti. E’ tutta lì la differenza tra Alto Adriatico e Mar Ligure quando si parla di temporali estivi, soprattutto in riferimento alla prima parte della stagione e al tipo di correnti prevalenti. Il Mar Ligure è più profondo, si riscalda più lentamente, rispetto all’Alto Adriatico, dove i bassi fondali del sottocosta garantiscono "bagni caldi" ai bambini appena dopo un paio di giorni di forte riscaldamento.

In giugno, quando ancora risultano frequenti transiti temporaleschi accompagnati da correnti da SW, il mare è generalmente troppo freddo per figliare celle di quelle toste, mentre a luglio la prevalenza di correnti nord occidentali taglia completamente le gambe ai temporali sul ligure, dando invece spettacolo sull’Alto Adriatico, dove l’aria fresca penetra più facilmente da un arco alpino mediamente più basso di quello occidentale e dove nascono grappoli temporaleschi che dall’entroterra si dirigono verso la costa, laddove invece che attenuarsi, trovano nei bassi fondali e non solo di notte, le condizioni ideali per partorire mostri e trombe marine che sul ligure risultano invece più frequenti a fine stagione e da settembre in poi.

Insomma gli appassionati che vogliono godersi temporali al mare in quasi tutte le stagioni possono puntare dalla linea di costa che dal Golfo di Trieste passa per Grado, Lignano, Bibione, Jesolo, Caorle, Sottomarina di Chioggia, Lidi di Comacchio e sin giù sin sotto Ancona, poi i fondali si abbassano e i temporali partoriti in mare a livello alle Tremiti ad esempio nella fase iniziale della bella stagione sono rari, sebbene sempre possibili.

I veri mostri temporaleschi dunque adesso sono tutti per l’Alto Adriatico, come si è avuto modo di osservare ultimanente anche a Rimini (e non solo). Del resto le trombe marine e le "bombe d’aria" in arrivo dagli outflow temporaleschi presenti all’interno del territorio, proprio nel mese di luglio hanno severamente colpito il litorale veneto e friulano nel passato (vedi ad esempio il caso del 21 luglio 97 a Bibione), ma resta comunque affascinante poter osservare semplici rovesci temporaleschi quando ci si trova in vacanza comododamente seduti sotto l’ombrellone. 

Non è nemmeno da trascurare l’estensione notevole delle spiagge in Adriatico, surriscaldate dal sole, vera fonte di nutrimento per i cumuli in arrivo dall’entroterra, rispetto alle più piccole e strette spiagge liguri.

Il Mar Ligure si rifarà più avanti, anche se non sono certo mancate numerose eccezioni a questa regola, come dimostra il luglio del 2002 e più facilmente (ma qui la stagione era già avanzata) l’agosto del 1999. 

Autore : Alessio Grosso