00:00 13 Aprile 2015

Esplode la primavera mediterranea, ma…

Nei prossimi giorni un'area di alta pressione influenzerà il tempo dei settori meridionali europei, ma non è ancora da escludere un ritorno a condizioni più instabili soprattutto entro il prossimo weekend (sabato 18 - domenica 19) causato da un rientro d'aria più fresca in arrivo dal nord Europa. A livello generale seguiterà a rinnovarsi una generale latitanza di fronti perturbati di provenienza occidentale, una classica situazione flusso "bloccato", con persistenza di deficit precipitativo su diverse regioni italiane.

L’alta pressione rimonta sul bacino del Mediterraneo e gli effetti, soprattutto sotto il profilo delle temperature, iniziano a sentirsi. I valori termici infatti, tendono ad aumentare sensibilmente rispetto alle giornate precedenti, i primi picchi superiori i 20°C iniziano a fare la loro comparsa soprattutto nelle aree pianeggianti e lontane dal mare. Tali condizioni atmosferiche saranno preservate anche nelle prossime giornate, sono attesi anzi dei nuovi ritocchi verso l’alto della temperatura sino a valori nettamente superiori alla media del periodo. Basti pensare che sulla nostra penisola per più giornate consecutive, verrà "toccata" dall’isoterma +10°C alla quota di 850hpa (circa 1500 metri), quest’ultimo rappresenta un valore già piuttosto elevato, considerando il periodo stagionale ancora decisamente prematuro (seconda decade di aprile).

Con tutta probabilità l’egemonia anticiclonica verrebbe spezzata con l’arrivo del weekend sabato 18 – domenica 19 aprile, quando l’intervento di una figura di bassa pressione direttamente alimentata da aria fredda di estrazione nord europea, farebbe breccia sul nostro Paese, riproponendo un ritorno di condizioni instabili con effetti più evidenti sui settori settentrionali e centrali dell’Italia. Fenomeni che risulterebbero certamente più presenti sulle regioni orientali, ma in virtù di una stagione ormai avanzata, non sarebbero da escludere neppure sulle aree occidentali e tirreniche. In questa sede sarebbe possibile anche qualche temporale provocato dal contrasto tra le prime masse d’aria più calda stazionanti sul nostro Paese e le masse d’aria più fredde ancora presenti sul nord Europa.

Flusso atlantico ancora bloccato.

Niente da fare per chi si aspetta un rientro d’aria instabile proveniente dai quadranti occidentali; la porta atlantica resta e resterà ben chiusa ancora per diverso tempo. Tenderà a rinnovarsi la tendenza ad avere anticicloni centrati sulle aree occidentali europee e sull’oceano Atlantico, l’Europa centrale ed orientale sarebbe costretta a sperimentare ancora un regime circolatorio nel quale la ventilazione settentrionale oppure orientale seguiterebbe ad avere la meglio su quella meridionale. Deficit precipitativo che persisterebbe soprattutto sulle regioni settentrionali, la Sardegna e lungo il versante tirrenico centrale.
 

Autore : William Demasi