00:00 11 Gennaio 2005

E se il fine-gennaio 2005 fosse FREDDO e NEVOSO?

Le carte a lungo termine da più giorni ripropongono, per la fine del mese, scenari MOLTO invernali sull'Italia con FREDDO e nevicate a bassa quota su tutto il centro-nord. Si tratta di previsioni con attendibilità inferiore al 20%... ma se fosse tutto vero? Lettura vivamente sconsigliata per i deboli di cuore!

Meteo-stasi, meteo-piattume e alta pressione ad oltranza sull’Italia. Possibile che il volto dell’inverno 2004-2005 debba essere questo? Da più giorni stiamo tenendo sotto particolare controllo le carte a medio e lungo termine per ipotizzare i possibili effetti sul Mediterraneo centrale delle vistose ondulazioni della corrente a getto che andranno disegnandosi sull’Europa già a partire da giovedì 13.

Nel corso del fine settimana prenderà il via una prima irruzione fredda da nordest che produrrà gli effetti principali sulle regioni adriatiche e al sud, ampiamente illustrati in un altro pezzo. Probabilmente una seconda discesa fredda colpirà nuovamente le regioni orientali a partire dal giorno 22 ma tralasciamo per un attimo ogni prudenza e balziamo a lunedì 24 per ritrovare una situazione di blocking sull’Atlantico (ad ovest con l’alta dinamica delle Azzorre) e sulla Russia (ad est con l’alta termica Siberiana).

Nel mezzo, ossia sull’Europa, i modelli continuano a vedere una massiccia colata di aria fredda che raggiungerà prima il centro-nord del Continente e poi si tufferà nel Mare nostrum dalla Porta di Carcassona e dalla Valle del Rodano…

Se nei prossimi giorni giungessero nuove conferme su questa ipotesi, quali potrebbero essere gli effetti sull’Italia?
Vivremmo una fase invernale FREDDA e NEVOSA con l’insistenza per più giorni di temperature fra -5 e -10° a circa 1500m d’altezza (-35°/-40° a 5000m) su tutto il nord, la Toscana, l’Umbria e le Marche. In questo contesto, risulterebbe molto probabile la formazione di un profondo minimo tra il Mar Ligure e la Sardegna che spanderebbe l’aria fredda praticamente ovunque: la Valpadana si troverebbe sotto il tiro gelido e umido delle correnti da est, il centro-sud sarebbero alle prese con un Libeccio molto freddo e nuovi impulsi freddi collegati ad altrettanti corpi nuvolosi continuerebbero a giungere dall’Inghilterra, dalla Francia e dalla Spagna…

Tradotto in parole semplici avremmo nevicate sulle regioni settentrionali fino in pianura, a quote sempre più basse sulle regioni centrali (200-300m) con sconfinamenti al piano laddove il freddo penetrerà maggiormente, in collina al sud (600-800m). Le temperature diminuirebbero sensibilmente ovunque e i venti rinforzerebbero notevolmente. Lungo il Tirreno si avrebbero probabilmente episodi di groupel o gragnola.

Quanto è attendibile una previsione del genere?
Chiaramente, vista la distanza temporale, al momento poco (non più del 20%) ma chi attende la neve o comunque il volto più rigido dell’inverno senz’altro avrà di che sperare…
Autore : Simone Maio