Il Mediterraneo come una piscina tropicale? Sarebbe troppo comodo per chi ha ancora intenzione di vivere di rendita sulle disquisizioni di un Global Warming in verità ormai un po' ammuffito. Eppure ci sono ancora schiere di "esperti" che si divertono a manipolare la realtà adducendo molto catastrofismo ma ben pochi dati reali che dimostrino quello che affermano. L'esempio più alto è quello che è emerso dal summit dell'IPCC in corso a Copenaghen. Il Mediterraneo si è surriscaldato ed entro fine secolo il suo livello sarà più alto di 59 centimetri, punto.
E invece no. Il Mare Nostrum possiede un equilibrio termico assolutamente unico al mondo. Il fatto deriva da due fattori principali, primo: si tratta di un mare chiuso che comunica con l'Atlantico attraverso la porta di Gibilterra. Ebbene, la topografia marina ci indica che il passaggio delle correnti in quel punto si attua ad una profondità massima di 320 metri. Ne deriva un gioco di correnti comandato essenzialmente dalla salinità e non dalla temperatura dell'acqua.
Punto secondo: proprio per le sue caratteristiche topografiche il Mediterraneo è un mare molto più salato rispetto al vicino oceano. Essendo le acque salate più pesanti, tendono a scivolare fuori dallo stretto di Gibilterra strisciando sul fondo e permettendo il rientro delle fresche acque atlantiche in superficie.
Ne deriva un complesso equilibrio di correnti che permette al nostro mare di risentire in modo perfettamente controllato dei saliscendi a livello termico che avvengono annualmente a livello superficiale. L'impatto di lunghi periodi atmosfericamente più caldi della norma inoltre, come quelli che abbiamo vissuto di recente e che solo ora, dati alla mano, sembrano rientrare lentamente, ha pertanto avuto conseguenze temporanee e non strutturali.
E infatti se andiamo a controllare i dati annuali, notiamo che i valori medi presi a riferimento nell'ultimo ventennio sono compresi tra i valori minimi invernali, misurati nel 1993 (13,5°C) e nel 2002 (15,4°C), mentre i valori massimi estivi spettano addirittura al 1985 (25,8°C) e al 1994 (27,0°C).
Mentre scriviamo la media oscilla tra i 13,6°C del Mediterraneo occidentale, i 13,2°C di quello centrale (compreso il settori italiano) e i 15,9°C di quello orientale. Confrontando questi dati con la norma presa a riferimento per il periodo ventennale il nostro Mare risulta più freddo nei suoi settori occidentali e centrali, più caldo sul settore orientale; si ma quanto?
Gli estremi si trovano sul mare di Alboran, con una temperatura più bassa della norma di 2°C e sul mar di Levante nei pressi di Cipro, con il termometro appena più alto della norma di 0,5°C. Ecco smascherata un'altra non verità: Mediterraneo surriscaldato? No, complessivamente più freddo del normale.