00:00 25 Marzo 2009

Dal peggioramento del week-end scaturirà una prolungata instabilità?

Tracciamo una prima analisi di quanto potrebbe accadere all'inizio di aprile, fin d'ora attraversato da ipotesi contrastanti.

Non è certo periodo per prognosi a lunga scadenza. La vivacità atmosferica che stiamo vivendo pare protrarsi a tempo indeterminato anche se, una volta entrati nel dettaglio, giungono subito al pettine i primi nodi.

Per il momento, pur con aggiustamenti via via sempre più mirati, rimane concreto il mutamento circolatorio atteso per il fine settimana. La saccatura inviata da vortice polare getterà la sua ombra fin sul Mediterraneo centro-occidentale dando il via ad un periodo proficuo una fase abbastanza piovosa.

Se in un primo tempo però la formazione di una cellula altopressoria sull’Europa orientale sembrava ergersi a bloccare tutta la struttura in loco prolungando dunque le ipotesi di maltempo per alcuni giorni fino all’inizio di aprile, ora lo scenario più probabile vede il temporaneo stemperamento sul posto del nocciolo depressionario.

In sostanza il taglio di rifornimenti freddi ridurrà la longevità di detta depressione, la quale potrebbe sopravvivere solo grazie agli ultimi refoli freschi attivi solo in quota. Sull’Italia ne conseguirebbe pertanto un tempo che, dopo il fine settimana piovoso, si sintonizzerebbe su una linea più variabile e a tratti soleggiata.

Un altra ipotesi, al momento al vaglio della redazione ma in ogni caso assai poco probabile, vedrebbe il consolidamento della cellula anticlonica atlantica e il suo parziale ma evidente spanciamento verso l’Europa occidentale, Mediterraneo e Italia. La primavera volgerebbe quindi al tempo bello stabile, tuttavia molti elementi non ci convincono.

Gli indici teleconnettivi comandati dalle differenze di pressione tra le nostre latitudini e quelle polari, vede la NAO atlantica e l’AO artica disposti su valori piuttosto bassi, e a tratti anche altalenanti. Ciò è segno di atmosfera irrequieta e non supporta la figura anticiclonica in pianta stabile.

La nostra conclusione per il momento propende dunque per un fine settimana instabile e a tratti piovoso in stile primaverile, con qualche nevicata in montagna a quote consone per il periodo, solo il meridione d’Italia rimarrà forse un po’ ai margini con temperature in temporaneo rialzo a causa dell’alito nord-africano in avvicinamento.

Per il prosieguo nessuna garanzia di stabilità. Il tempo andrà guarendo ma con una instabilità sempre in agguato dietro l’angolo, la quale si esplicherà anche di concerto con il ciclo cumuliforme diurno, stante aria fredda che indugerà in quota fino ai primi del nuovo mese. Nel pesce d’aprile dunque nessuna sorpresa ma stiamo con gli occhi ben aperti; la primavera quest’anno è in vena di grande dinamismo. Grazie al cielo.
Autore : Luca Angelini