00:00 22 Giugno 2013

Da MERCOLEDì 26 anche il centro-sud sotto il mirino dei temporali?

Temporali in arrivo anche al centro-sud da mercoledì 26 in avanti? Lipotesi potrebbe non essere del tutto campata per aria. Vediamo nel dettaglio.

Con l’arrivo di domenica 23, una depressione ricolma d’aria fredda estenderà la sua influenza anche all’Italia. Il sistema frontale legato all’avanzata di questa depressione determinerà temporali organizzati che dapprima investiranno le regioni nord-occidentali, trasferendosi poi alle regioni centro-orientali italiane tra domenica notte e lunedì 24 mattina. Seppure in forma attenuata, questa circolazione di aria fresca ed instabile potrebbe influenzare il tempo delle regioni centro-meridionali italiane a partire da mercoledì 26 giugno.

Cosa succederà precisamente?

Superato il week-end, l’anticiclone delle Azzorre non riuscirà ad imporre la sua voce in modo definitivo sul nostro Paese. Tutto questo determinerà la persistenza di una circolazione fresca in quota che andrà estendendo la sua influenza anche alle regioni centro-meridionali italiane. Dal canto suo l’aria calda legata all’ingerenza anticiclonica africana che ancora resiste al meridione, andrà perdendo gradualmente vigore,  agevolando la graduale infiltrazione di aria fresca anche per le regioni del centro-sud italiano. Il contrasto tra l’aria fresca che sopraggiungerà alle quote superiori, e l’aria assai più calda presente nei bassi livelli atmosferici, potrebbe così favorire l’innesco di temporali anche per questo settore dello stivale.

Si tratterà di una fase instabile diversa rispetto a quella che si vivrà domenica 23 al settentrione. Mancherà un vero e proprio sistema frontale in grado di produrre fenomeni organizzati, i temporali prediligeranno soprattutto le aree interne e montuose, manifestandosi durante le ore pomeridiane.

Questa particolare condizione atmosferica potrebbe tenerci compagnia sino agli ultimi giorni di giugno, rinnovando quotidianamente la formazione di rovesci e temporali ad evoluzione diurna sul nostro Appennino. Ancora da valutare se sarà possibile un coinvolgimento più o meno diretto dei settori costieri.

 

Autore : William Demasi