00:00 23 Gennaio 2006

Da giovedì sera formazione di una nuova depressione con effetti da valutare

Situazione estremamente dinamica su tutta l'Europa.

Il vento gelido di Burian, in arrivo dalle steppe russe, ha ormai invaso tutti i Balcani e l’Europa centrale, ma sta cominciando a sfociare anche sull’Italia; ne sono testimoni i -4°C registrati in pieno giorno a Trieste, con vento moderato di Bora.

Questo episodio di gelo, che nelle prossime 48 ore si estenderà a quasi tutta l’Italia, potrebbe essere solamente il primo avviso per una fase fredda che coinvolgerà buona parte delle regioni italiane (specie il centro-nord) e si prolungherà fino a tutta la prima decade di febbraio.

Ma andiamo con ordine: un secondo impulso di aria fredda (stavolta di stampo prettamente artico) scenderà dalla Scandinavia nella giornata di mercoledì, per poi addossarsi rapidamente alle Alpi, creando condizioni più che favorevoli alla formazione di una depressione sull’Italia.

Ora il punto è questo: dove si svilupperà la depressione in esame? E qui si aprono due strade ancora tutte da decifrare, a causa della presenza delle Alpi e quindi alla possibilità che parte dell’aria artica tracimi dalla Valle del Rodano invece che dalla Porta della Bora.
Al momento comunque l’ipotesi più probabile per giovedì o venerdì vede la nascita (o meglio l’approfondimento) di un centro di bassa pressione sulle regioni centrali italiane, con tempo secco, ventoso e molto freddo al nord, nuvoloso e gelido al centro, un po’ meno freddo ma piovoso al sud.

Seguite comunque i nostri agginamenti, torneremo sull’argomento.
Autore : Lorenzo Catania