Si ritorna a parlare di alta pressione.
La fase instabile e più fredda che sta interessando l'Italia in questi giorni assume sempre più i connotati di una "meteora" in un mare di stabilità e sopramedia termico.
Esaurita la fase di maltempo al meridione, l'alta pressione tornerà a farsi sotto da ovest, assecondando un meccanismo tanto caro alle stagioni fredde post 2010, ovvero il rinforzo del Vortice Polare.
Il biglietto da visita di dicembre non sarà colorato di bianco, bensì darà l'avvio ad una fase di stagnazione atmosferica che potrebbe temporaneamente interrompersi al nord nella giornata di venerdì 4 dicembre.
Il modello europeo (prima cartina in alto a sinistra) è il più possibilista nel vedere uno strappo al tessuto anticiclonico nella giornata in parola. Si tratterebbe di un passaggio veloce e senza troppe pretese, anche se qualche pioggia in pianura e brevi nevicate in montagna saranno garantite.
Il modello americano storce il naso anche in merito a questo passaggio.
La seconda cartina ci mostra una saccatura "martirizzata" dall'alta pressione che tenderà ad arenarsi sulla Penisola Iberica, con poche velleità di conquistare il Mediterraneo e l'Italia.
Da notare la reiterata e preoccupante rimonta di gepotenziali simil-estivi sull'Italia, segnatamente sulle regioni centro-meridionali; veramente un brutto viatico per la stagione fredda in divenire.
Ultimo, ma non meno importante, il modello canadese. L'elaborazione in questione contempla (sempre per venerdì 4 dicembre) un'evoluzione un po' diversa rispetto ai due "colleghi" sopra menzionati.
L'alta pressione si ergerebbe a nord, anche se l'asse sarà troppo sul Continente. Questa manovra darebbe adito ad aria fredda di matrice artica di scendere verso l'Europa centro-orientale, interessando marginalmente anche la nostra Penisola, segnatamente i versanti orientali e il meridione (terza figura a lato).
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