00:00 18 Dicembre 2014

CONFRONTO MODELLI: fine anno FREDDO e PERTURBATO, ma l’europeo non ci sta…

Il modello americano e in parte quello canadese optano questa mattina per la linea dura, con freddo e maltempo sull'Italia dopo Natale. Il modello europeo invece fa il bastian contrario e non vede niente di tutto ciò.

Torna il "blu freddo" sulle carte! Quella che vedete non è un’ipotesi estrema, bensì la previsione emessa questa mattina dal run ufficiale del modello americano e si riferisce alla giornata di domenica 28 dicembre (giorno preso come campione per la nostra comparata di oggi).

Sarebbe quasi superfluo descriverne gli effetti, in quanto con una situazione siffatta arriverebbe il freddo, ma soprattutto la neve a bassissima quota su molte regioni del centro-nord, il tutto accompagnato da forti venti e mari in brutte condizioni.

L’inverno, in sostanza, ci mostrerebbe il suo volto più crudo, dopo un’interminabile sequenza mite che ha quasi fatto dimenticare le potenzialità di questa stagione sulla nostra Penisola.

La seconda cartina inquadra la situazione prevista per il medesimo giorno dal modello canadese.

La dinamica non è molto diversa da quella contemplata dal collega americano, ma il bersaglio dell’aria fredda sarebbe spostato più ad ovest, in direzione della Francia e le Isole Britanniche.

Sulla nostra Penisola si attiverebbe una corrente di risposta meridionale, ma sempre fredda (trattasi di aria fredda di ritorno) che causerebbe maltempo e nevicate in pianura segnatamente al nord (nord-ovest in primis). Le altre regioni sarebbero interessate da una fase di maltempo, con temperature in calo, ma senza grossi eventi in campo termico, almeno in una prima fase.

Il modello che in questa circostanza rischia di diventare la bestia nera degli amanti dell’inverno è l’europeo. Anche questa mattina non è d’accordo con le prestazioni delle elaborazioni di oltre oceano e pone una zona di alta pressione (seppure non robusta) sul Mediterraneo e l’Italia.

Nessuna traccia di discese fredde, ne orientali, ne occidentali. Il freddo resterebbe ammassato sul centro-nord Europa senza scendere di latitudine.

Chi avrà ragione? Al momento, tutte le opzioni sono equiprobabili in quanto la scadenza previsionale è molto elevata. Tuttavia, il modello americano seguita a proporci corse molto interessanti, seppure a fasi alterne, dopo il periodo natalizio; è un segnale che sicuramente qualcosa accadrà, ma per i dettagli bisognerà (purtroppo) aspettare ancora.

 

Autore : Paolo Bonino