00:00 24 Dicembre 2015

Confronto modelli: chi punta oggi sul FREDDO?

Il "target" per un possibile cambiamento resta il periodo dopo Capodanno. Ecco il responso odierno dei tre modelli più performanti della rete...

Siamo in un periodo davvero cruciale! Nei prossimi giorni la Natura tenterà di sovvertire un pattern solido, una sorta di equilibrio stabile che si è creato nel corso degli ultimi mesi.

Quando le configurazioni bariche tendono a RADICARSI, è sempre molto difficile scombussolarle; la Natura ci prova, ma il risultato finale spesso non cambia e si torna alla situazione di partenza.

Arriverà l’inverno all’inizio del nuovo anno? I modelli fanno rimbalzare nelle loro maglie questa patata bollente, ma i risultati stentano a manifestarsi.

Chi ci crede questa mattina? Il modello europeo…

Come si nota nella prima cartina, l’ultima uscita dell’elaborato nostrano opta per un serio raffreddamento dell’Europa orientale, con possibile avanzata del gelo verso la nostra Penisola. Il range temporale resta elevato, oltre le 200 ore, ma questa tendenza resta viva anche oggi.

Chi fa invece il "ritrattone"? Il modello canadese…

Dopo aver promesso "neve e gelo" in quantità industriale su mezza Italia con i precedenti run, questa mattina l’elaborato ci ripensa, azzerando qualunque sogno invernale, non solo in Italia, ma su buona parte del nostro Continente.

Nel giro di due corse, il freddo da est e la conseguente retrogressione verso l’Europa centrale e l’Italia si sono volatilizzati nel nulla, come se non ci fossero mai stati! Da ciò si evince quanto sia difficile per noi districare questa delicata matassa.

E il modello americano? Beh, resta adagiato su un Atlantico nemmeno troppo convinto: saccature poco incisive e in grado di regalare solo qualche pioggia al centro-nord, qualche spruzzata di neve sulle Alpi, in un contesto sempre molto mite.

Insomma, secondo l’elaborazione americana il tempo non cambierebbe molto nemmeno dopo Capodanno.

Chi avrà ragione? Dirlo adesso è praticamente impossibile. Teniamo comunque sotto controllo la retrogressione fredda, che passa quasi come una chimera negli elaborati, ma non viene mai scartata come ipotesi di fondo. Continuate a seguirci…

 

 

Autore : Paolo Bonino