00:00 26 Novembre 2012

Come potrebbe trascorrere l’inverno sino alla fine di gennaio? Le ultimissime di MeteoLive

Proiezioni sino a fine gennaio. Attenzione: trattasi di pure ipotesi!

Non esistono certezze in meteorologia, ma dal momento che sono aumentate le competenze generali in materia, grazie a studi sempre più approfonditi non solo sulle dinamiche atmosferiche ma anche sulle teleconnessioni, proviamo a fornirvi una sintesi di come potrebbe trascorrere la prima parte dell’inverno.

DICEMBRE: nella prima fase dell’inverno, sino a Natale, un vortice polare disturbato potrebbe dar vita a frequenti scambi meridiani con l’anticiclone delle Azzorre che tenterà di inserirsi solo parzialmente nel Mediterraneo, talvolta proteggendo in parte il nord-ovest e le regioni tirreniche, talvolta invece rimanendo infilato da strette saccature in discesa sull’Esagono francese e con aria fredda in rientro a stretto giro dalla valle del Rodano e conseguenti conseguenze invernali e spesso nevose sull’Italia, specie settentrionale e centrale.

Sarà difficile assistere a pause anticicloniche prolungate e le precipitazioni in questa fase potrebbero risultare piuttosto generose, con occasioni importanti per accumulare neve su piste da sci e ghiacciai. Da notare la chiusura della falla barica portoghese e forse lo spostamento della stessa verso il Mediterraneo. 

Da NATALE o meglio da FINE ANNO possibile affermazione di vaste aree anticicloniche e di blocco tra Scandinavia ed Azzorre con coinvolgimento di parte del centro Europa; di conseguenza possibili irruzioni di aria fredda con movimenti antizonali di origine polare continentale o artica continentale dalla traiettoria comunque incerta.

Ci sono scenari che propendono verso percorsi franco-tedeschi ed inglesi con "rimbalzi" perturbati ma di tipo quasi autunnale per l’Italia, altri scenari invece provano a dipingere affondi ben più meridionali dell’aria fredda con ciclogenesi mediterranea e maltempo su buona parte del Paese, specie regioni adriatiche e centro-meridionali, ma con qualche occasione nevosa anche per il nord, meno per le Alpi.

Questi scenari potrebbero riproporsi almeno 2 volte nel corso del gennaio, interrotti probabilmente a fine mese solo da qualche breve sfondamento dell’Atlantico, ma di scarsa portata. 

Nessuna proiezione e ipotesi è possibile formulare per il mese di febbraio.

RIASSUMENDO: 
DICEMBRE:
Prima e seconda decade di dicembre: 
-momenti perturbati per quasi tutto il Paese, a tratti di tipo invernale, specie al nord e sulle regioni centrali, con qualche nevicata anche a bassa quota, estesa talvolta alle pianure del nord e forse, Rodano permettendo, anche alla Toscana e ai fondovalle delle zone interne appenniniche del centro e dalla seconda decade anche sull’Appennino meridionale.

– a tratti qualche pausa senza precipitazioni di rilievo, specie al nord-ovest, soggetto a qualche episodio di foehn.
 
Terza decade (Natale e Fine Anno): non esclusa una prima irruzione da nord-est dell’aria fredda ma con traiettorie impossibili da prevedere, così come le conseguenze. Anticiclone in rinforzo sul nord del Continente.

GENNAIO:
Prima e seconda decade:  irruzione di aria fredda sul centro Europa con parziale coinvolgimento del settentrione, risposta perturbata per noi ma con neve a bassa quota solo al settentrione e magari nemmeno in pianura. Mitezza e pioggia al centro-sud. Nella seconda decade potenziamento e discesa verso sud delle aree anticicloniche e aria fredda che sul finire della seconda decade potrebbe colpire in maniera più netta il centro-sud con risvolti perturbati anche nevosi alle basse quote.

Terza decade
: ancora una fase perturbata per il sud e le regioni adriatiche, freddo ma secco al nord e sul Tirreno. Possibile inserimento dell’Atlantico sul finire del mese con qualche nevicata in arrivo anche al nord.

Da quanto si evince comunque, al momento non ci sono elementi che facciano pensare a prolungate fasi anticicloniche centrate direttamente sul nostro Paese almeno sino a fine gennaio, ma come detto, prendete tutto con le pinze!
 

 

Autore : Alessio Grosso