00:00 16 Luglio 2013

Cicloni tropicali: un futuro da leoni?

Secondo la simulazione di diversi modelli climatici si prevede un aumento sia del numero che dell'intensità, con particolare riferimento ai settori nord-occidentali del Pacifico e alle terre che si affacciano sull'oceano Indiano.

 Cicloni tropicali più numerosi e più forti? Non è il solito tam tam mediatico volto all’innalzamento esponenziale degli indici di ascolto, ma l’importante risultato a cui è pervenuto uno studio condotto da  Kerry A. Emanuel, del Massachusetts Institute of Technology, e pubblicato sul “Proceedings of the National Academy of Sciences”

Le conclusioni alle quali sono pervenuti i ricercatori sono sate elaborate sulla base di dati climatici storici relativi agli anni compresi fra il 1950 e il 2005 con la simulazione di sei differenti modelli climatici, con agoritmi contenenti i rapporti oceani-atmosfera elaborati nel quadro del Coupled Model Intercomparison Project 5.

Dal 1979, data di inizio del monitoraggio satellitare, il numero dei cicloni tropicali che si sviluppano durante l’anno nel mondo (circa 90) è rimasto pressochè stabile, entro un range di circa il 10% a seconda degli anni, percentuale per la quale, in ogni caso, non risulta possibile discernere conseguenze d’innesco dovute ai cambiamenti climatici già avvenuti.

Secondo le ultimissime elaborazioni nel 2100 il numero percentile dei cicloni tropicali che si svilupperanno nel mondo in un anno sarà fino al 41% in più di quanto è avvenuto nel ventennio 1981-2000. Il dato più sorprendente però è l’energia totale che si dissiperà entro il ventre di questi mostri della natura: fino all’80% in più rispetto allo stesso ventennio.

L’aumento dei cicloni tropicali, come si evince dalla mappa in figura, pubblicata per cortesia di K.A. Emanuel / PNAS, sarà più marcato nelle regioni nord-occidentali del Pacifico, specialmente dalla aree prospicienti la penisola coreana, fino alle Filippine, ma anche le regioni che si affacciano sull’Oceano Indiano, molte delle quali densamente popolate. Le sole aree a fare eccezione a questo generalizzato aumento saranno quelle sud-occidentali del Pacifico.  

Autore : Luca Angelini