Quando arriva la Pasqua anche i modelli non hanno molta voglia di predire il tempo con razionalità ed attendibilità, forse accusano la fatica dei mesi invernali, dove invece hanno svolto in modo spesso egregio il loro lavoro.
Il punto è proprio in questo periodo che il tempo assomiglia tanto ad un gruppo di ciclisti che si ricompatta dopo tanti scatti e scaramucce per studiare nuove strategie di corsa.
E' insomma un po' il momento in cui ci si guarda in faccia, si aspetta che l'altro prenda l'iniziativa e si procede con passo lento, quasi impacciato, frenato.
Assomiglia proprio ad un drappello di ciclisti la disposizione delle figure bariche di questi giorni in Europa. C'è l'alta pressione sull'est europeo sostenuta da discese di aria fredda sulla Russia, c'è il flusso delle correnti atlantiche che provano a spingere verso est ma trovano la porta chiusa, ma in fondo non hanno nemmeno troppa voglia di deviare verso il Mediterraneo.
Ne scaturisce così un tempo variabile, a tratti più compromesso, laddove la saccatura in arrivo troverà più facilmente il modo di penetrare verso sud, cioè all'altezza delle isole maggiori e in genere sul Tirreno.
C'è però il modello inglese che ritiene che questo tentativo di penetrazione possa risultare vincente e ci mostra una carta Pasquale tutt'altro che positiva con l'Italia interessata da un corpo nuvoloso quasi stazionario, arcuato, esteso lungo tutto lo Stivale a dispensare nubi e qualche fenomeno.
Il modello americano, a cui MeteoLive fa riferimento per le sue previsioni, indica invece un coinvolgimento più modesto limitato alle isole e al centro-sud.
Presto vedremo di capire chi avrà ragione. Intanto rassegniamoci all'incertezza. In fondo oggi, di fronte a tragedie nazionali così terribili, il tempo e le vacanze passano decisamente in secondo piano.