00:00 26 Settembre 2007

Caro GRILLO, sei l’ultima spiaggia…

Lettera aperta a Beppe Grillo.

Caro Grillo,
Martin Luther King diceva: “non sono d’accordo con quello che dici, ma mi batterò fino alla morte perchè tu possa far valere la tua opinione”.

Quando hanno chiesto al regista Michael Moore perchè nei suoi film ci fossero solo critiche alla politica americana senza che questa in qualche modo potesse difendersi, lui ha risposto: “loro hanno già tutto lo spazio che vogliono, ogni giorno, io ho solo un’ora e mezza di film per dissentire, questo spazio è mio”.

Ebbene, io sono Caporedattore e previsore responsabile di un quotidiano meteorologico (www.meteolive.it) che per anni ha tenuto una linea moderata parlando di clima ed ambiente, sforzandosi di mantenersi equilibrato, di dare spazio a tutte le opinioni.

La crescita dei nostri lettori e simpatizzanti è stata esponenziale, da record per un quotidiano che si occupa di meteorologia e abbiamo sentito il peso di tanta responsabilità.

Noi non siamo affiliati con nessuno, non facciamo parte di alcuno schieramento politico, non godiamo di canali preferenziali; persino nel nostro settore siamo sempre stati soli ed indipendenti.

Improvvisamente però è successo qualcosa, come nel tuo cammino: tu facevi pubblicità, poi non l’hai fatta più, odiavi Internet, ora non più. Qui abbiamo studiato, approfondito, capito che sul clima e sull’ambiente ci stanno raccontando molte bugie e siamo stati costretti a prendere una posizione ferma che poggia su basi e dati scientifici, non su fantasie dettate dall’ideologia.

Questi “signori del clima” vogliono far credere alla gente comune, totalmente ignorante in materia (e dunque i loro dogmi attecchiscono bene) che il Pianeta non è mai stato così caldo, cancellano o alterano dati climatologici sul passato, dipingono gli scenari peggiori per terrorizzare la gente, inducono a credere che è solo attraverso il nostro SACRIFICIO ECONOMICO si potrà arrestare un riscaldamento che ha molto di naturale e molto poco di antropico.

Scivolano però sulle bucce di banana e così dal terrore si passa al disorientamento: dal Ministro Pecoraro Scanio abbiamo appreso che invece di sollevarsi di mezzo metro, l’Adriatico si impaluderà, che la temperatura sull’Italia sia aumentata di 4 volte rispetto al resto del mondo; l’ha dovuto smentire il fratello di Prodi.

Dall’IPCC, la commissione internazionale che si occupa di studiare i cambiamenti climatici, abbiamo appreso che non è vero quello che ci hanno insegnato a scuola: non è mai esistita la piccola età glaciale e anche nel Medioevo non è vero che faceva più caldo di oggi per convincerci ancor più che il rialzo termico odierno sia tutto imputabile a noi. Poi si sono accorti che forse era troppo e hanno corretto il tiro. Molti scienziati che facevano parte di quella commissione in totale dissenso con i metodi usati si sono dimessi.

Un altro Ministro Rutelli, quello dei beni e delle attività culturali, in una trasmissione sull’ambiente organizzata da Santoro ad “Anno Zero”, accusava Milano di non avere i suoi depuratori e di inquinare vergognosamente il Po. Se la trasmissione fosse stata trasmessa alcuni anni fa poteva anche aver ragione, ma oggi Milano ha ben 4 depuratori e lui non lo sapeva. Dirai: lui non è Ministro dell’Ambiente, ma allora mi chiedo: cosa ci faceva lì?

Non vorrei che tu mi fraintendessi. Noi non stiamo dalla parte dei petrolieri, siamo convinti e straconvinti che l’uomo inquini scandalosamente l’ambiente e deturpi il paesaggio. Abbiamo paura però che proprio l’avvento delle energie alternative, per quanto nobili, possa avviare un altro business, spostando l’interesse di questi grandi imprenditori dall’oro nero ai pannelli solari, all’eolico, ai termovalorizzatori, ai rigassificatori.

Succedeva 25 anni fa in Texas, basta rivedersi lo sceneggiato DALLAS per capire quanto JR Ewing non avesse scrupoli ad investire laddove ci vedesse l’affare. In fondo per il bene del pianeta questo non sarebbe nemmeno il male peggiore: inquinare meno fa comunque bene alla nostra SALUTE ma alla fine a pagare è sempre la gente comune e ad arricchirsi il solito nucleo ristretto di imprenditori. Si inventeranno così l’euro 5, l’euro 6 e l’euro 7 e nuove tasse o balzelli sull’ambiente.

Per convincerci della bontà della loro iniziativa continueranno a farci vedere l’artico che si scioglie, gli orsi spauriti, gli uragani distruttori. Nessuno dice ad esempio che l’Antartide gode di ottima salute, che in passato gli uragani sono stati spesso più forti di quelli odierni, che lo scioglimento dell’artico potrebbe non continuare all’inifito ma anzi essere il segnale che prima o poi ricadremo in un’altra era glaciale, dagli effetti decisamente peggiori per la nostra società, di quanto non si verifichi in un mondo più caldo. Non è infatti solo con il caldo che rischiamo la desertificazione, ma soprattutto con il freddo.

Il Sahara con temperature di 3°C superiori a quelle attuali è stata per molti anni una meravigliosa prateria verde, in un clima freddo invece aumenta l’aridità perchè piove molto meno. Quella climatica insomma è una coperta troppo corta.

E poi chi lo dice che con un grado in meno di temperatura e senza emissioni troveremmo l’equilibrio ambientale perfetto e sostenibile? Chi lo dice che quella è la norma? Si pensa sempre e solo al benessere delle fascie climatiche intermedie.

Inoltre in un mondo più freddo immaginati cosa accadrebbe dell’Italia, già costretta a mendicare metano dalla Russia ed energia elettrica dalla Francia, dall’Austria e dalla Svizzera. Altro che black-out.

Io ho condiviso la tua battaglia sul solare, che peraltro stenta a prendere piede nel nostro Paese perchè se ne parla volutamente in modo superficiale e riduttivo. I collettori solari però ci forniscono il calore per farci solo qualche doccia in estate e per coprire il 10% dei consumi elettrici bisognerebbe investire sul fotovoltaico ben 240 miliardi di euro per pannelli da allocare su un’estensione di 200kmq. Tanto vale tornare al nucleare a cui comunque affiancare queste forme di energia alternativa.

Il discorso però è un altro: il clima non va usato per raggiungere i propri scopi commerciali.
Il clima cambia da secoli per cause naturali e l’anidride carbonica tende ad aumentare maggiormente quando la temperatura aumenta e non viceversa.

La Terra ha perso le sue calotte glaciali per 4 volte nel corso della storia e le ha ritrovate, non possiamo dire alla gente: il sole non c’entra nulla con il cambio climatico, le cause astronomiche sono trascurabili, le eruzioni vulcaniche non incidono, il vapore acqueo non incide, incidiamo solo NOI, bisogna che questo la gente lo sappia e invece si cerca di nasconderglielo.

Ci sono persone come il Prof. Zichichi che vengono oscurate perchè dissenzienti con la linea catastrofista degli ambientalisti, c’è Al Gore che parla ai bambini nelle scuole con gli stessi occhi inquietanti della strega di Biancaneve. Predica bene e razzola male quest’uomo, lui come tanti altri.

Penso che tu sappia che il Principe Filippo di Edimburgo, Presidente emerito del WWF, ha detto che se rinascesse vorrebbe essere un virus letale per eliminare la sovrappopolazione. Se il WWF sostiene di essere un’associazione per la conservazione dell’ambiente perchè tra i loro membri direttivi figuravano anche gli amministratori di dieci compagnie che comparivano in Toxic 500, l’elenco delle industrie più inquinanti del Paese elencate dal governo americano?

Ma la notizia più clamorosa arriva dalla regione canadese del Nunavut (che significa la nostra terra): ti ricordi la campagna del WWF per gli orsi bianchi con Licia Colò che si mangiava le caramelle? Il WWF pare non abbia mai fatto sapere dove siano finiti quei fondi: in modo del tutto naturale pare che gli orsi siano cresciuti a tal punto che il Ministro dell’Ambiente ha deciso di aprirne la caccia.

Queste cose ci lasciano disgustati, altro che qualunquismo.
Mi rivolgo dunque a te perchè ti faccia rappresentante di oltre un milione di lettori di www.meteolive.it per perorare la causa di chi vuole poter esprimere liberamente le proprie idee senza essere accusato di negazionismo o di connivenza.

Noi non troviamo altri sbocchi, sei l’ultima spiaggia. Affronta dunque con chiarezza l’argomento clima nelle tue serate in piazza.

Comunque accoglierai questa lettera ti ringrazio per l’attenzione e aggiungo questa nota umana: da bambino, imitandoti nelle recite scolastiche, costrui la mia personalità e mi formai il carattere. Purtroppo da molti anni, per via di studi diversi, ho perso questa capacità, ripensandoci forse avrei inghiottito qualche boccone amaro in meno buttandomi nello spettacolo (o forse no).

Un caro saluto e grazie per l’attenzione!
Alessio Grosso
Autore : Alessio Grosso