00:00 7 Settembre 2018

CALDO in arrivo dalla prossima settimana, poi l’instabilità dalla seconda metà del mese

Tempo in miglioramento nel weekend. "Quasi" estate la prossima settimana con temperature elevate specialmente nelle zone interne ma l'autunno potrebbe tornare alla ribalta dalla seconda metà del mese.

Superate le ultime incertezze di instabilità previste nel weekend, laddove saranno ancora possibili alcuni temporali isolati nelle zone interne del centro e del sud, dalla prossima settimana, cogliendo di sorpresa un po’ tutti, un nuovo anticiclone particolarmente "ricco" d’aria calda in quota tornerà a farci visita. Trattasi di una figura altopressoria di tutto rispetto, forse addirittura la più importante di tutta la stagione estiva e soprattutto tra lunedì e giovedì prossimi, le temperature sul Mediterraneo saranno decisamente elevate per il periodo, superiori anche di +5 gradi alla media climatologica 1980-2010. 

A cosa sarà dovuta questa nuova escalation dell’anticiclone sull’Europa? 

Molto probabilmente, a recitare un ruolo chiave in tutta questa vicenda, sarà l’attività degli Uragani sull’oceano Atlantico e sul Golfo del Messico, i quali contribuiranno a creare disturbi nell’attività del Monsone di Guinea, giocoforza spingendo verso le latitudini settentrionali le masse d’aria calde di origine subtropicale

A farne le spese saranno ancora una volta i settori meridionali europei ed anche il nostro Paese con una fase di tempo molto stabile e calda che si consumerà in gran parte nel corso della prossima settimana. Saranno possibili valori al suolo sin oltre 30 gradi, calme di vento o regimi di brezza. Caldo anche in quota, con lo zero termico sulle Alpi, pronto a schizzare sin oltre 4000 metri. 

Quando durerà? 

 La nuova fase anticiclonica potrebbe esaurire i suoi effetti entro la prima metà del mese per lasciare spazio ad una circolazione più dinamica e vivace di stampo autunnale. Ancora difficile capire se il declino anticiclonico avverrà tramite l’intervento di una perturbazione da ovest oppure una circolazione di tipo settentrionale, ovviamente gli effetti sul nostro territorio sarebbero molto diversi. 

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Autore : William Demasi