Ecco il guasto paventato dai modelli tra il 12 ed il 15 agosto.
Coinvolgerebbe soprattutto il nord e le regioni centrali tirreniche. La saccatura riuscirebbe ad abbattere il muro di paglia costruito dall'alta pressione, tuffandosi sulla Francia e favorendo l'inserimento di correnti sud-occidentali molto instabili.
Andrebbe meglio sul medio Adriatico, grazie ad un parziale effetto favonico, meglio anche al sud, grazie all'influenza di una cresta anticiclonica, con aria anche decisamente calda.
Se ieri avevamo paventato un possibile isolamento del minimo posto al vertice della saccatura sul settentrione proprio per il Ferragosto, oggi l'idea è che la saccatura sprofondi ulteriormente ad ovest nei giorni immediatamente successivi al Ferragosto, e che la goccia fredda vada a morire abbastanza rapidamente sulla Spagna.
In questo caso almeno temporaneamente il tempo migliorerebbe su tutto lo Stivale e per qualche giorno farebbe decisamente caldo, in attesa che dal nord Europa non scatti verso sud un altro blocco freddo, atteso forse intorno al 19-20, a spazzar via non solo la calura ma anche l'estate di serie A.
Si resta al momento nel campo delle ipotesi. Certo rispetto alle linee previsionali ottimiste di qualche giorno fa, le cose sono radicalmente cambiate.
In meteorologia è così, del resto il pubblico vuole sapere sempre con largo anticipo come andranno le cose e gli addetti ai lavori sono costretti a sbilanciarsi, anche a costo di dover stravolgere la previsione a distanza di sole 24 ore.