REDAZIONE: allora Bonino, l'Italia è alle prese con moderate condizioni di maltempo. Come evolverà la situazione nelle prossime ore?
BONINO: "Il minimo barico che si è generato ieri in prossimità del Golfo Ligure, si sta muovendo verso sud. Al momeno è centrato sull'alto Tirreno e da esso scaturisce il moderato maltempo che sta interessando molti settori italiani.
Domani a quest'ora, la depressione sarà centrata a sud della Sardegna e su molte regioni del centro-nord tornerà il bel tempo.
REDAZIONE: ci pare di capire che al meridione il tempo "guarirà" con maggiore difficoltà?
BONINO: "Assolutamente sì. Il minimo barico tenderà ad annidarsi tra il nord Africa e lo Stretto si Sicilia, ma verrà probabilmente rialimentato da nuova aria fredda. In poche parole, fino alla giornata di sabato, il tempo al meridione (e marginalmente anche al centro) resterà instabile con rischio di episodi piovosi e nevosi in montagna. Al nord andrà meglio, a parte un veloce transito nuvoloso nella giornata di giovedì, con qualche precipitazione al nord-est.
REDAZIONE: a scala europea ed atlantica la situazione sta cambiando?
BONINO: "Direi di no. A questo proposito, vi mostro una cartina valida per la fine di questa settimana.
Si nota sempre quella lingua rossa che si estroflette ad ovest della Penisola Iberica e che sta mettendo a dura prova sia la Spagna che il Portogallo, con una siccità senza precedenti.
Il problema è che questa situazione sta andando avanti da quasi 4 mesi: alta pressione che si estroflette ad ovest e basse pressioni ad est ed al sud.
Ecco allora il meridione d'Italia, la Grecia ed i Balcani in genere con una piovosità superiore al normale, mentre le nazioni dell'Europa occidentale, compreso anche il nostro settentrione che si trovano invece in difetto precipitativo. L'Iberia è in una situazione di siccità estrema, mentre sulla Francia e sul settentrione italiano, per fortuna, qualche perturbazione riesce a passare, anche se si tratta di "meteore" in un regime complessivamente secco.
Nei prossimi giorni, la lingua rossa ad ovest dell'Iberia seguiterà ad essere estroflessa verso nord, dando linfa vitale ad anticicloni che interesseranno principalmente l'Europa centro-occidentale. Di conseguenza, la situazione sul nostro Continente non cambierà di molto.