Il metodo "spread", inteso come "differenziale", ci mostra in meteorologia l'affidabilità di un'emissione modellistica. In pratica esprime la differenza tra uno scenario stimato come possibile dal modello nella sua emissione ufficiale e quello che realmente potremmo attenderci, tenendo presente l'analisi delle altre 20 corse a supporto dell'emissione ufficiale.
Con la colorazione viola viene indicato tutto ciò che è altamente probabile, dunque nella prima cartina in alto a sinistra, relativa all'analisi barica a 5500m, emerge chiaramente che la posizione prevista per l'alta pressione sarà quella che davvero osserveremo per il fine settimana, così come risulta abbastanza credibile quella dei cavi d'onda depressionari, che determineranno variabilità (sfumature del viola meno accentuate).
Nella seconda carta abbiamo cercato di capire se davvero l'irruzione d'aria più fredda prevista per il 5 ottobre ha possibilità di realizzarsi: nonostante una colorazione tendente all'azzurro, l'alta pressione viene vista spingersi concretamente verso la Scandinavia (colore viola) e dunque c'è una discreta possibilità che quel vortice freddo corra lungo il bordo orientale e meridionale dell'alta pressione, portando instabilità su medio Adriatico e sud Italia e un generale calo termico su tutto il Paese.
Ancora nebulosa l'evoluzione successiva, cioè attorno al 10 ottobre: l'abbassamento della cintura anticiclonica subtropicale e l'ingresso di saccature atlantiche cariche di piogge autunnali viene vista ma con attendibilità ancora bassa (lo noterete dalla colorazione).
Dunque il metodo "spread" ci autorizza a pensare ad un inizio di ottobre un po' più vivace e fresco rispetto a quanto appena sperimentato in settembre ma non sappiamo fino a quando e in che misura questa vivacità si tradurrà anche in maltempo serio.
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Arriverà il FREDDO previsto per i primi di ottobre? Chiediamolo allo SPREAD!
Metodo sperimentale che utilizza le mappe che indicano l'affidabilità della previsione per ogni giorno e su ogni area geografica.
In primo piano - 29 Settembre 2016, ore 10.38
Autore : Alessio Grosso