Abbiamo detto che l'alta pressione delle Azzorre si sta spingendo verso l'Islanda e l'Artico proprio in queste ore, anche in conseguenza delle recenti vicissitudini stratosferiche; ebbene, la spinta sarà così forte che nei prossimi giorni attorno all'Artico si isolerà una vera e propria figura di alta pressione dinamica, una sorta di enorme bolla di aria calda in quota che potrebbe portare scompiglio nella circolazione atmosferica.
Senza fare troppi giri di parole possiamo infatti confermare che la presenza di questo anticiclone alle alte quote indebolirà ulteriormente il Vortice Polare, portandolo entro 5-6 giorni a spezzettarsi in 3 distinti ammassi di aria gelida.
Uno di questi nuclei si isolerà sul Canada, vicino all'Atlantico, un secondo viaggerà fra l'Alaska e la Jacutia, un terzo (incidentalmente il più corposo) arriverà alle porte dell'Europa, fra l'Artico Russo e la Penisola Scandinava.
Quest'ultimo ciclone per vari motivi potrebbe risentire a lungo della presenza dell'anticiclone sull'Artico, permettendo all'aria gelida che lo costituisce di scendere fin nel cuore dell'Europa prima della fine del mese, per poi portare una nuova ondata di freddo anche su parte delle nostre regioni.
Al momento l'aria più fredda sembra comunque rimanere confinata fra i Balcani settentrionali ed i Paesi dell'Est (oltre che la Scandinavia, naturalmente), tuttavia dovremo cercare di seguire passo dopo passo questa situazione, perché i modelli matematici non riescono a seguire con sufficiente dettaglio la traiettoria del Vortice.