C'è un vortice polare molto disturbato, c'è un vortice polare che se è disturbato ora, chissà come potrebbe esserlo a febbraio, ma sono ipotesi, a parlare è soprattutto l'esperienza, la scienza se ne infischia di statistica, rigore e razionalità, è imprevedibile, anche quando pensi di aver capito tutto, spesso ti tradisce, dunque prudenza nell'accettare per buone queste righe, ma anche consapevolezza di non leggere "aria fritta".
Se il vortice polare non fosse disturbato non osserveremmo carte come questa, prevista da diversi scenari alternativi del modello americano per la fine di gennaio:
O come questa sotto: in entrambe si nota un movimento antizonale (da est verso ovest) delle correnti gelide in arrivo dalla Russia che andrebbero a fare "muro" rispetto all'avanzata delle grandi perturbazioni atlantiche, isolando il Mediterraneo da una circolazione mite e gettandolo dentro l'inverno vero, quello crudo, che fa notizia, fatto di vento, freddo e neve anche in pianura:
Ce ne sono molte altre di queste mappe, eccone una che evidenzia proprio l'improvviso stop alla circolazione zonale e la costruzione del "muro gelido" sulla verticale del centro Europa e addirittura in questo caso una possibile interazione con le correnti atlantiche:
Ma rispetto a questi "voli pindarici" la realtà cosa dice, cioè, cosa ne pensa la media degli scenari proposta dal modello americano? Ovviamente queste situazioni estreme non vengono nemmeno prese in considerazione, ma si vede una situazione comunque non più votata all'alta pressione e favorevole all'inserimento di correnti perturbate atlantiche in modo anche abbastanza spettacolare con un'alimentazione di aria fredda di origine artica non trascurabile.
Lo si nota nella sequenza seguente relativa alle anomalie bariche a 5500m previste tra fine gennaio (prima mappa) e quelle di inizio febbraio (seconda mappa): si nota chiaramente come l'anticiclone perda completamente importanza nel volgere di pochi giorni e ne acquisiscano invece le situazioni depressionarie, per questo si nota una marcata anomalia negativa dei geopotenziali su centro Europa e in parte sull'Italia:
RIASSUMENDO:
-tra la fine del mese di gennaio e l'inizio di febbraio l'Italia è facile che sperimenti condizioni a tratti perturbate con temperature prossime alla media, intervallate da finestre di bel tempo della durata non superiore a 2/3 giorni. (Ipotesi probabile al 55%)
-tra la fine del mese di gennaio e l'inizio di febbraio è più difficile ma non è escluso che si possa sperimentare una deriva invernale quasi improvvisa con risvolti perturbati da inverno più severo, cioè anche con la neve: (Ipotesi probabile al 30%)
-tra la fine del mese di gennaio e l'inizio di febbraio risulta invece molto difficile che si possa assistere ad una fase stabile grazie ad una rimonta dell'anticiclone (ipotesi al momento probabile solo al 15%)