00:00 31 Maggio 2011

Anticiclone nord-africano, verrà a farci visita questa estate?

Per il momento sembra improbabile la sua presenza sull'Italia ma potrebbe farsi vivo forse a metà dell'estate.

Chi di noi sentendo parlare dell’anticiclone africano alle porte dell’estate non prova un certo timore? I ricordi vanno subito all’indimenticato 2003. Da allora però diverse cose sono cambiate e, soprattutto, al momento risulta davvero difficile che tanti fattori concomitanti vadano ad incastrarsi perfettamente come in quella anomala situazione, riportando sul Mediterraneo un’estate rovente bis.

Lasciando da parte la statistica, che comunque ha un suo peso nel calcolo dei tempi di ritorno di taluni record e che ci risparmierebbe già di suo per almeno 80 anni, dobbiamo analizzare la situazione circolatoria contingente e trarre gli opportuni suggerimenti.

Prima cosa: il mese di giugno ormai alle porte difficilmente ci potrà dare in pasto al cosiddetto "Gobbo di Algeri". Questo perchè la circolazione tropicale vede una linea di confluenza degli Alisei decisamente meridionale in tutti i suoi settori africani. L’indice in questione, noto agli addetti ai lavori come Linea di Convergenza Intertropicale (ITCZ), è infatti basso rispetto alla media riferita al periodo attuale.

Vale a dire che non esiste alcuna spinta dinamica atta a far traslare verso nord tutta la circolazione anticiclonica subtropicale la quale se ne starà buona nei suoi luoghi d’origine. La meteorologia tropicale però offre altri vari spunti interessanti di osservazione come, ad esempio, l’analisi dell’"ola" temporalesca indentificata tramite l’indice MJO. Ebbene quest’onda, in partenza dal Pacifico, rimarrà su valori di magnitudo decisamente bassi e risulterà pertanto pressochè ininfluente al suo passaggio sul comparto africano previsto tra il 2 e il 5 di giugno.

C’è però ancora da considerare il Monsone Africano, anch’esso importante tassello per la nostra analisi. Al momento il Monsone è partito regolarmente ma la sua forza non è sufficiente a spingere verso nord l’ITCZ. Anche quest’ultimo particolare conferma dunque che il famigerato anticiclone nord-africano se ne rimarrà almeno fino alla metà di giugno lontano dall’Italia, scongiurando così ondate di caldo particolarmente feroci.

L’estate però è lunga e tutto può succedere. Ritorneremo più avanti sul discorso aggiornando la nostra chiacchierata per capire l’evoluzione successiva e sperando sempre in una stagione che possa rivelarsi equilibrata e gradevole per tutti.

Autore : Luca Angelini