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ANGELINI: vi sveliamo le intenzioni segrete dell'inverno

Vi proponiamo la tradizionale intervista con i redattori di Meteolive.

In primo piano - 16 Gennaio 2009, ore 11.21

REDAZIONE: buongiorno Angelini; allora si parla di una tregua concessaci dall'inverno, di cosa si tratta? ANGELINI: esattamente; si tratta di una "pausa fisiologica" durante la quale l'inverno raccoglierà le forze per gettarsi a capofitto nella fase finale. Tutto nasce da un repentino approfondimento del lago gelido che ruota sulla calotta polare, quello che in gergo è noto come vortice polare. La corrente a getto che cinge il bordo esterno di questa struttura si tenderà fino a ridurre in numero e ampiezza le ondulazioni che ruotano attorno all'emisfero. REDAZIONE: quali saranno le conseguenze? ANGELINI: minori ondulazioni significa meno scambi meridiani. Il gran freddo in sostanza se ne starà confinato per qualche giorno alle latitudini polari, mentre l'Europa verrà investita dalla voce dell'oceano Atlantico, più mite ma anche più umida dunque portatrice di nubi e a tratti anche di precipitazioni, nevose solo in montagna. REDAZIONE: cosa significa "pausa fisiologica"? ANGELINI: significa che il vortice polare, per questioni fisiche, in questo periodo della stagione tende a ricompattarsi. Nella fattispecie questo ricompattamento è stato causato da una iniezione notevole di freddo, penetrato repentinamente dalle alte quote stratosferiche e propagatosi verso il basso fino a interessare l'intera colonna d'aria che sovrasta il Polo Nord. REDAZIONE: a proposito di stratosfera, nei giorni scorsi è stato fatto cenno di strane manovre in vista ad alta quota. Di cosa si tratta e che conseguenze potrebbero avere? ANGELINI: si, le strane manovre altro non sono se non una poderosa azione di rimbalzo di questo raffreddamento. In sostanza le carte previste per i prossimi giorni vedono sulla verticale del Polo Nord alle più alte quote stratosferiche un violento riscaldamento, dell'ordine di circa 50-60°C in pochi giorni. Qualora l'analisi proposta trovasse conferma ci troveremmo dinnanzi al fatto che questo riscaldamento potrebbe propagarsi verso il basso e andare a disturbare il vortice polare. REDAZIONE: in altre parole significa che il freddo del polo potrebbe venire a trovarci? ANGELINI: la questione non è così semplice. Per il momento il riscaldamento previsto interessa gli strati superiori. Affichè il gelo possa arrivare da noi i passi da compiere sarebbero i seguenti: flussi di calore favorevoli, propagazione del riscaldamento verso il basso, inversione dei venti all'interno del vortice polare con scissione o addirittura distruzione dello stesso e formazione di un anticiclone polare, propagazione e collocazione dei cocci gelidi del vortice polare intorno a 60-65° di latitudine e successivo redirezionamento degli stessi verso la nostra Penisola. Come vedete siamo solo all'abbozzo iniziale, la strada è ancora lunga e inoltre non è detto che debba per forza compiersi fino all'ultimo passo. REDAZIONE: ci risentiremo a tempo opportuno allora. Un ultima domanda: due parole sul tempo del fine settimana. ANGELINI: sabato nuvoloso al nord con qualche piovasco tra Levante ligure, bassa Lombardia, Emilia e basso Veneto. Tempo migliore e più mite al centro-sud, domenica situazione analoga ma con banchi nuvolosi in transito anche al centro e al sud, senza piogge. Clima nel complesso abbastanza mite.

Autore : Redazione

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