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ANGELINI: difficile sbarazzarsi dell'anticiclone ma l'inverno è ancora lungo

Non ci sono dubbi: l'inverno quest'anno è in vena di colpi di scena. Dopo aver esordito con il freddo continentale ha proseguito con l'Atlantico. Ora ci propone l'anticiclone e forse qualche capriccio stratosferico ma in sostanza il Generale dimostra di non sapere dove andare a parare

In primo piano - 22 Gennaio 2008, ore 10.18

REDAZIONE: allora Angelini, l'inverno tira fuori dal cappello l'anticiclone. ANGELINI: e che anticiclone. I massimi di pressione previsti nei prossimi giorni tra il golfo di Biscaglia e la Spagna sono davvero notevoli, direi un'exploit degno di un protocollo da piena estate. L'alimentazione subtropicale è massiccia, sarà veramente difficile sbarazzarsi di un mostro simile. REDAZIONE: la posizione leggermente occidentale del suo asse potrebbe in qualche modo influire sulle vicende meteorologiche della nostra penisola? ANGELINI: direi proprio di si. La sua collocazione potrà favorire qualche infiltrazione di aria fredda che ne limerà i bordi orientali riuscendo a penetrare anche sul nostro Paese, segnatamente sulle regioni centro-meridionali. Un primo impulso freddo scaturirà proprio nelle prossime ore e trarrà origine dalla deriva di questo anticiclone che si sta spingendo addirittura in terra islandese. Un secondo è previsto per tra domenica e lunedi, obiettivo sempre il centro-sud. REDAZIONE: dobbiamo attenderci dunque una perturbazione significativa sull'Italia nelle prossime ore? ANGELINI: ci attendiamo il transito di un corpo nuvoloso rapido ma abbastanza incisivo. Maggiormente impegnati in un primo tempo i versanti nord alpini quindi a ruota le nostre regioni centro-meridionali, segnatamente il versante adriatico. Su queste ultime zone si prevedono precipitazioni moderate e un brusco calo delle temperature che potrà spingere i fiocchi bianchi a prolungare la loro discesa fino a quote tutto sommato modeste, direi fin verso i 500-600 metri. REDAZIONE: le regioni del nord rimarranno escluse? ANGELINI: indubbiamente saranno fuori dai giochi per quanto riguarda le precipitazioni, a parte probabili spruzzate di neve portate dal vento sulle creste alpine spartiacque in sconfinamento dai versanti settentrionali. Il resto del nord sarà spazzato a fasi alterne dal foehn che darà l'innaturale sensazione di un'improvvisa e inaspettata primavera. Lato positivo per chi viaggia sarà la scomparsa delle nebbie. REDAZIONE: insomma inverno finito? ANGELINI: assolutamente no. Certo se giudicassimo gli eventi con l'impulso delle sensazioni potremmo benissimo pensarlo ma il tempo non ragiona con la pelle. In un mio intervento del 3 gennaio scorso esortavo chi abitava nelle grandi città del nord a godersi la prima e ultima neve di gennaio. Fu l'unica concessione che feci ad una mia previsione individuale scaturita da un ragionamento empirico seppur basato sulle carte a lunga gittata. Quanto poi effettivamente si è verificato è ora sotto gli occhi di tutti.

Autore : Luca Angelini

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