00:00 18 Novembre 2010

Ancora un week-end sotto l’acqua per molte regioni, entriamo nei dettagli

Due perturbazioni rovineranno l'ennesimo fine settimana italiano. Sarà domenica la giornata peggiore. All'estremo sud peggiorerà però solo dalla sera.

Nuovo fine settimana, nuova perturbazione pronta a fare suo lo Stivale. Il motore di tutto sarà un centro depressionario ben strutturato a tutte le quote, con diversi minimi secondari che dall’Atlantico trasferiranno il loro raggio di azione sul Mediterraneo.

Il blocco depressionario poi proseguirà la sua corsa verso l’Europa orientale per andare ad agganciare lunedì nei pressi della Russia una saccatura in discesa dal vortice polare. Da qui il probabile proseguo freddo della vicenda. Ma andiamo per gradi, concentrando le nostre attenzioni su questo nuovo peggioramento festivo.

Due perturbazioni in arrivo dal grande oceano. La prima, attesa per la giornata di sabato, distenderà la sua nuvolosità al nord, al centro e sulla Sardegna. Si tratterà di un fronte caldo di poche pretese, capace comunque di elargire qualche pioggia su Piemonte occidentale, bassa Valle d’Aosta, alta Lombardia, Liguria, Emilia e Toscana. Spruzzate di neve sui relativi tratti alpini fino a 1000-1200 metri.

Il meridione assisterà invece al transito di qualche addensamento irregolare al mattino, ma godrà di un pomeriggio in prevalenza soleggiato e mite.

Nel frattempo da ovest una più organizzata perturbazione sopraggiungerà di gran carriera, fino a "tamponare" la prima. Ecco che, a partire dalla notte su domenica, si assisterà ad una generale intensificazione delle precipitazioni al nord e al centro. Al primo mattino possibili acquazzoni anche sulla Sardegna occidentale.

I fenomeni più intensi su Liguria, Torinese, alto Piemonte, bassa Valle d’Aosta, Liguria, alta Lombardia e alto Veneto, in particolare la zona dolomitica. Possibili temporali sul Lazio. Rovesci in estensione prima di sera anche alla Campania. Quota neve attesa in rialzo sulle Alpi da 1000 fino a 1400-1500 metri, stabile in Appennino tra 1800 e 2000 metri. Fenomeni più discontinui ma ugualmente possibili sulle regioni adriatiche.

Nel pomeriggio parziale attenuazione delle precipitazioni al nord ad eccezione della Liguria e del Friuli Venezia Giulia. Qualche schiarita tra Toscana, est Emilia, Romagna e basso Veneto. Venti sostenuti meridionali, soprattutto al centro, al sud e sulle Isole Maggiori con mari mossi. Temperature in calo al nord, stazionarie su valori complessivamente ancora piuttosto miti sul resto del Paese.

 

Autore : Luca Angelini