L'Italia, nonchè il bacino centrale del Mediterraneo, risultano interessati da una circolazione d'aria instabile che rinnoverà ancora condizioni di tempo incerto. Tale situazione è favorita dalla posizione dell'alta pressione delle Azzorre che in questi giorni si colloca sui settori occidentali europei, leggermente sbilanciata verso nord quel tanto che basta da trascinare aria più fresca dai settori settentrionali oceanici, sin verso l'Europa ed il Mediterraneo centrale, compresa quindi anche l'Italia.
Solo sul finire di maggio l'influenza dell'alta pressione oceanica riuscirebbe ad estendersi anche ai settori centrali del Mediterraneo, portando ad una attenuazione dell'instabilità su tutto il Paese. Tale situazione risulta confermata sia dal centro di calcolo europeo, sia dal modello americano, quest'ultimo con alcune riserve.
Andrà effettivamente così?
Trattandosi di una previsione a medio-lungo termine, quest'ultima risulta afflitta ancora da una notevole percentuale di incertezza. Il centro di calcolo americano, pur prevedendo anch'esso un certo aumento della pressione e del campo gepotenziale sul bacino del Mediterraneo, porrebbe risalto anche ad una fervente attività ciclonica di origine oceanica che continuerebbe a rinnovarsi sull'oceano Atlantico e sull'Europa occidentale. L'aria fresca oceanica conquisterebbe con discreta facilità i settori occidentali del continente europeo già entro la prima decade di giugno, arrivando a lambire i settori settentrionali italiani.
Sin da adesso tale linea di tendenza sembrerebbe avere un buon margine di successo al centro ed al meridione, mentre al nord l'anticiclone potrebbe tornare a fare i conti con l'instabilità di origine oceanica soprattutto i settori alpini e prealpini.
Il quadro termico, mancando un vero e proprio apporto d'aria calda africana, resterà allineato alle medie del periodo, sull'Italia vengono infatti previste isoterme alla quota di 850hpa (circa 155 metri) comprese tra +10 e +15, valori che porterebbero una calura gradevole di inizio estate.