Curiosando tra le dinamiche stratosferiche alla quota di 100hPa, è doveroso fare due importanti osservazioni.
Una è che nei prossimi giorni il Vortice polare traslerà dal polo geografico in direzione dell'artico siberiano, l'altra riguarda l'incessante persistenza di un notevole disturbo dinamico sull'oceano atlantico.
Nel dettaglio, dalla prossima settimana, è atteso uno spettacolare affondo di un tentacolo del VP sia in direzione del centro Europa-comparto mediterraneo, sia con obiettivo l'artico Canadese.
Nel bel mezzo delle due colate fredde sarà presente un'importante blocking atlantico.
L'indice AO, dalle proiezioni NOAA, si conferma in forte calo specie nell'ultima decade del mese, con clusters piuttosto uniti ad indicare l'alta probabilità di precoci discese di aria artica verso le medie latitudini.
La ciliegina sulla torta, per tutti coloro che sognano di vivere un inverno dalla caratteristiche fredde e nevose, riguarda l'indice NAM.
In questi giorni si sta verificando alle più alte quote stratosferiche un forte raffreddamento, con parallela anomalia negativa di geopotenziale.
Chiaramente è ancora presto per parlarne,ma tale anomalia se si rivelasse intensa potrebbe favorire, secondo uno schema illustrato dai fisici Baldwin & Dunkerton, un improvviso riscaldamento stratosferico nei mesi di dicembre/gennaio con collassamento del Vortice polare verso le medie latitudini.