Un inizio di novembre "dolce" sulle nostre regioni settentrionali. L'alta pressione, prevista in RINFORZO nei prossimi giorni, garantirà una stabilità quasi completa, a parte un piccolo disturbo tra martedì sera e giovedì mattina, avvertito segnatamente con un aumento delle nubi, ma scarsi fenomeni.
E credibile questa previsione? Per analizzare meglio la tendenza del tempo sul nord Italia interpelliamo un diagramma completo che tenga conto non solo del run ufficiale, ma anche delle cosiddette "corse alternative" che il modello americano periodicamente ci propone.
Quelli che vedete sono chiamati "spaghetti" e riassumono tutte le corse del modello, compresa ovviamente quella ufficiale.
La corsa ufficiale è rappresentata dalla linea verde. Le linee a metà grafico sono le temperature a 1500 metri di quota e la linea rossa è la media. I picchi che si notano più in basso sono invece le precipitazioni. Più i valori sono alti, più le piogge (o le nevicate) sono probabili e intense. Il punto geografico di riferimento per il nord Italia è situato grossomodo sulla verticale della città di MILANO.
Cosa notiamo? Balza subito all'occhio un iniziale sopramedia termico marcato, che dovrebbe durare per tutta la prima decade di novembre. Se a 1500 metri il clima sarà molto mite, sulle pianure ci sarà da tener conto delle possibili formazioni nebbiose; qualora si dovessero presentare, non consentirebbero ai termometri di salire molto, oltre a mantenere un clima piuttosto umido.
Poco da segnalare dal punto di vista precipitativo (piogge scarse, se non del tutto nulle), appena più accennate nell'arco della seconda decade.
Termicamente, la seconda decade presenta ancora molte incertezze, riscontrabili dall'apertura a ventaglio dei cluster corrispondenti.