Non è passato certo inosservato l'enorme striscione che il Comitato per la salvaguardia dell'Aurino (www.sos-ahr.org) ha piazzato su un maso poco sopra l'abitato di Campo Tures, la famosa località di vacanza altoatesina.
L'occhio del turista ha colto il problema, ha indagato, si è indignato, ha protestato, sostenendo il comitato a gran forza. Cosa potrebbe accadere di grave a Campo Tures? Cosa c'è che non va? Ho incontrato allora uno dei promotori dell'iniziativa di tutela del fiume e della popolazione che gli vive intorno: il determinato Dr Gregor Janach.
Il Dr Janach nei pressi del quartiere San Maurizio mostra orgoglioso la maglia che ricorda la manifestazione a tutela dell' Aurino tenutasi il 24 aprile in località San Maurizio a Campo Tures.
"Vogliono sventrare la montagna per dar vita all'ennesima centrale idroelettrica che metterebbe a rischio non solo l'integrità dell'Aurino, ma anche del quartiere San Maurizio a Campo Tures".
Gregor mi spiega che "l'Aurino possiede sei zone importanti di salto idroelettricamente utilizzabili, di cui alcune vengono già utilizzate, una è in fase di realizzazione a San Pietro, mentre le altre sono in fase di progettazione".
Mi mostra le mappe: " scaverebbero una galleria di diametro 3,2mt e dalla lunghezza di 2800m, che scorre nella montagna, dietro al Castello di Tures e giunge in variante 1 a San Maurizio o in variante 2 a Cantuccio di Tures. Il tracciato della galleria si trova in una zona non stabile, inserita nel catasto delle zone a pericolo di smottamento". Mi guarda con aria preoccupata.
Gregor e i promotori dell'iniziativa di tutela dell'Aurino hanno elencato 10 valide ragioni per dire NO con forza a questo folle progetto, ve le elenchiamo:
- La realizzazione di questa centrale provoca un enorme pericolo di frane in caso di rottura della conduttura principale soprattutto per la frazione di San Maurizio Cantuccio e Campo Tures
- Il comune sarà declassato come zona ad alto rischio, con conseguenti premi assicurativi più alti ed il calo dei valori degli immobili in zona
- La destinazione turistica Campo Tures subirà un sensibile calo
- La realizzazione della centrale ha per conseguenza la definitiva e irreversibile distruzione della natura e dell’ambiente del torrente
- Consideriamo l’enorme perdita della qualità della vita della popolazione
- I guadagni dalla produzione d’energia elettrica non sono affatto destinati ai cittadini
- Gli oneri per la realizzazione sono invece a carico dei cittadini ossia l`incentivo erogato per le fonti rinnovabili è ricavato dalle bollette della luce.
- Il paese sarà sopraffatto da cantieri di enormi dimensioni tra trasporto, movimenti di terra e rocce, macchinario pesante, galerie e movimenti nel bacino dell’Aurino.
- Si avranno più rischi per la salute particolarmente la popolazione che vive in prossimità della centrale e degli impianti elettrici

"Il traguardo postosi dalla Provincia Autonoma di Bolzano di diventare energeticamente autonomi dalle fonti convenzionali fino al 2020, è in realtà una buona giustificazione sia per i Comuni locali che per gli investitori privati per il loro assalto ai ruscelli ed ai fiumi - alle ultime risorse naturali – Ciò ovviamente a costo della distruzione definitiva del nostro. amatissimo ambiente, a costo dei cittadini e certamente a sfavore del turismo, una delle colonne portanti della nostra economia". Conclude Gregor.
Cosa fare dunque? Tutelare l'Aurino.
La delibera della Prima Commissione per la Tutela del Paesaggio è pubblicata per trenta giorni sull'albo pretorio del Comune di Campo Tures, in questa fase relative osservazioni e/o ricorsi da parte della Lobby energetica possono essere presentati al Comune.
Dopo il periodo di pubblicazione sull'albo pretorio comunale, la pratica è approvata o respinta dalla Giunta Provinciale in qualità di istanza suprema.
In base alla scelta che la Giunta Provinciale farà (esprimersi favorevole o contraria alla tutela dell'Aurino) sapremo se il Torrente Aurino sarà ufficialmente protetto o no.
Intanto c'è una minaccia di denuncia da parte del sindaco contro il comitato, per l'esposizione dello striscione a sostegno dell'Aurino.