00:00 20 Aprile 2009

Altocumulus castellanus: indizio di temporale

Nube alle quote medie che segnala l'afflusso di aria instabile.

Si formano tra i duemila e i cinquemila metri quando si attiva un flusso d’aria fresca ed instabile.

Assomigliano molto alle mura turrite di un antico castello e la loro presenza è un possibile indizio circa una prossima evoluzione
temporalesca.

L’apparizione dei castellanus nelle prime ore del mattino deve farci riflettere se abbiamo intenzione di effettuare una gita in montagna nel pomeriggio; potremmo anche essere sorpresi da un temporale anche se la mattinata è risultata soleggiata.

Infatti nel pomeriggio all’instabilità presente in quota si somma quella convettiva proveniente dai bassi strati.

Qualche volta però anche il castellanus inganna perchè non è detto che l’instabilità presente nel primo mattino debba poi persistere sino a sera. Se sulla zona di osservazione la pressione aumenta notevolmente o si attivano correnti favoniche, il rischio di temporale risulterà totalmente scongiurato.

I castellanus ben sviluppati sono comunque un chiaro segnale di instabilità: con correnti deboli e se l’aria è molto umida dalla loro base può anche cadere qualche goccia di pioggia. Possono facilmente trasformarsi in cumulus congestus, originando rovesci. Se invece la corrente è più forte sfileranno nel cielo senza colpo ferire, ma qualche ora dopo potreste trovarvi sotto un forte temporale: infatti dietro ad essi si stavano sviluppando grosse nubi cumuliformi.

Insomma, alla pari del cirro, il castellanus è una nube sentinella molto utile, un aiuto che la natura vuole offrirci per evitare brutte sorprese.
Autore : Alessio Grosso