Prima sono rientrate nella media, ora rischiano anche di scendere al di sotto. Se non l'ha fatto l'inverno, ci pensa ora la primavera a raffreddare i bollenti spiriti della stagione che avanza. In realtà tra il 5 e il 6 marzo prossimi, pare che due pulsazioni di aria fredda successive, potranno riversarsi sul nostro Paese.
Il meccanismo è quello che vede il filo diretto tra le vorticità nord-atlantiche e il pozzo depressionario posto sul Mediterraneo centrale.
Nella fattispecie la manovra descritta vedrà intorno al 5 marzo un primo impulso freddo transitare sull'Italia con destinazione centro-sud. Pur contribuendo ad un raffreddamento generale su tutto il Paese, al centro e al sud, potrà dar luogo anche a condizioni di instabilità, con qualche nevcata sino a quote medio-basse.
Un secondo impulso, atteso per il 6 marzo, seguirà la medesima strada, ma la perturbazione associata interesserà questa volta principalmente l'arco alpino (specie settori di confine e versanti esteri), con nevicate anche in questo caso sino a quote basse. Tanto basterà per abbattere il profilo termico e limitarlo a valori in alcuni casi anche inferiori alla media di un paio di gradi.
Il tutto sarà manovra precorritrice di una possibile successiva spallata anticiclonica, che a partire dal 7 marzo, potrebbe generare una tregua di tempo più mite e tranquillo per qualche giorno.