00:00 31 Luglio 2018

24 agosto 1987, MILANO sotto uno storico diluvio universale

Nell'agosto più bagnato dal 1763 Milano accumulò ben 258 mm in una sola giornata. Il totale del mese fu di 344 mm.

In un mese d’agosto particolarmente piovoso, la mattinata del 24 si aprì sotto una cappa d’afa e un cielo lattiginoso. Era previsto il passaggio di un vigoroso fronte freddo. Sulle Orobie pioveva già dalla nottata precedente con temporali e rovesci anche intensi.

L’aria fredda stava per penetrare in pianura. La città stava ricominciando a popolarsi dopo il consueto vuoto di Ferragosto.

Accadde tutto subito dopo pranzo: cumuli intensi avanzarono da ovest ma nel mare di foschia si scorgevano a malapena. Alle 13.50 Piazza San Babila si oscurò. Tuoni molto cupi attraversarono il centro cittadino ma il temporale stava lì, non cadeva una goccia, c’era un silenzio irreale. Un profumino di uova al tegamino e risotto allo zafferano usciva dalle finestre e si diffondeva nell’aria. Vento assente! Luci accese nelle case ed anche in strada.

D’improvviso la shelf cloud, (nube a mensola) del temporale si mise in moto, lasciando scorgere in direzione dei quartieri ad ovest della metropoli un muro d’acqua impressionante, come se avessero abbassato le paratie di una diga.

Una raffica di vento intensissima spirò dapprima controvento al temporale, poi raffiche turbolente ed irregolari sparsero nell’aria polvere e cartacce. Di colpo chicchi di grandine e goccioloni estremamente grandi picchiettarono sull’asfalto: altro odore inebriante, quello dell’asfalto che si bagna. Un fulmine squarciò l’aria all’altezza di Via Larga. Il vento nebulizzò la pioggia in tutte le direzioni, il gust front con il suo nucleo organizzato di precipitazioni, era entrato in azione. Si capì subito che non si trattava di un temporale qualsiasi: la pioggia sembrava sparata da potenti idranti, scomparvero alla vista i punti di riferimento, il traffico andò in tilt. Erano le 14.20.

La fase acuta durò sino alle 18. La pioggia sembrava volersi inghiottire ogni cosa: i tombini non ce la fecero, molte strade furono allagate da oltre 20 cm d’acqua, l’erogazione di energia elettrica fu interrotta per alcune ore, i tram rimasero bloccati per ore. In tilt anche il traffico lungo le tangenziali. Scantinati, negozi, sottopassaggi, molti chiusero anticipatamente.

Dopo le 18 l’intensità della pioggia diminuì ma piovve sino alle 21. Il mattino dopo la città si svegliò sotto un pallido sole che divenne abbastanza intenso attorno a mezzogiorno. Quando si pensava che il peggio fosse passato, ecco spuntare dalla bergamasca un secondo temporale: veniva da NE ed era seguito da aria secca, non sarebbe durato molto: 20 minuti e fine dello spettacolo, ma la gente, come dopo il tornado del 7 luglio 2001, aveva seguito l’evento con attenzione, attaccata alle finestre. Nessun agosto da allora ha fatto meglio in termini di precipitazioni.
 

Autore : Alessio Grosso