00:00 4 Novembre 2015

“Spazzolata” zonale in arrivo per l’Europa: le conseguenze sull’Italia

Nei giorni a venire, un rinforzo del Vortice Polare emisferico porterà quasi sicuramente ad un incremento delle vorticità zonali tipicamente legate al rinforzo della semipermanente d'Islanda sul nord Atlantico. Le conseguenze sull'Europa meridionale e sul Mediterraneo saranno ancora una volta ANTICICLONICHE, in attesa di qualche novità futura.

Ormai il centro di calcolo americano ha pochi dubbi in merito l’evoluzione atmosferica attesa sul continente europeo nel periodo compreso tra domani, giovedì 5 novembre e domenica 15; l’alta pressione delle Azzorre andrà infatti espandendosi verso il nostro continente, gonfiata al suo interno da una massa d’aria molto mite prelevata dalle latitudini subtropicali oceaniche. Non è certo una buona notizia per chi spera in un corretto apporto di manto nevoso su Alpi ed Appennini in vista di una stagione invernale sciistica che si fa sempre più vicina; il segnale trasmesso oggi dalle previsioni deterministiche è tutt’altro che positivo e di fatto condannerà l’Italia a sperimentare condizioni meteo-climatiche molto miti almeno per tutta la prima metà di novembre. 

Il tiraggio zonale verrà favorito da un netto rinforzo delle vorticità zonali che troverà risposta nell’annullamento degli scambi meridiani rivolti alle medie latitudini. Fasce delle medie latitudini e fascia artica interromperanno le comunicazioni per diversi giorni, una "non comunicazione" che porterà le regioni polari a raffreddarsi sempre di più, mentre il profilo termico delle fasce temperate saranno suscettibili di un ulteriore riscaldamento della temperatura.

Dall’aumentato gap termico tra queste due importanti sfere climatiche, ne deriverà il fisiologico quanto inevitabile rinforzo della corrente a getto zonale che sferzerà l’Europa nei giorni a seguire. Tale evoluzione è confermata anche dalle proiezioni sui flussi di calore diretti alle regioni polari che nei prossimi giorni saranno pressochè annullate. 

Un cambiamento delle condizioni atmosferiche potrebbe verificarsi dalla seconda metà di novembre in avanti, quando una maggiore ondulazione della corrente a getto potrebbe agevolare la creazione di qualche intermezzo perturbato diretto all’Europa centrale e meridionale, anche se almeno in un primo momento, il contesto termico seguiterebbe a presentare temperature non fredde.

Ne riparleremo nei prossimi aggiornamenti. 

Autore : William Demasi