00:00 13 Marzo 2012

La grande neve del 2012 nel Forlivese

Reportage dal vivo della grande neve che ha colpito Forlì e San Biagio (RA) ad inizio febbraio 2012.

La prima nevicata è iniziata alle ore 12.00 del primo febbraio con una temperatura di +1,2°c ma, in pochissimo tempo, la temperatura è scesa sotto zero.
Durante la nevicata non ho mai visto fiocchi grandi (al più medi) ma molto, molto fitti ed è riuscita a scaricare su Forlì 60 cm di neve e su San Biagio (RA) circa 50 cm di neve.
Da quando è andata sotto zero, la temperatura è riuscita a salire sopra lo zero solo dal giorno 07.

Il giorno 2 e 3 febbraio ha continuato a nevicare molto debolmente (5 cm) mentre il giorno 4 e 5 un nuovo minimo simile a quello precedente ha coinvolto con altri 50 cm di neve San Biagio (RA) e Forlì con temperature sempre ampiamente negative.

Dopo un po’ di pausa, il giorno 7 un nucleo gelido ha apportato un piccolo blizzard di 3 cm.

Infine, dopo un’ulteriore pausa, un impulso d’aria artica marittima, si è nuovamente gettata su di noi apportando ulteriori intense nevicate (altri 50 cm) con temperature sempre sotto zero dalla sera del 7 alla mattina del 13.

Alla fine, il rasserenamento avutosi il giorno 13 ha favorito una minima di -19,2°C il giorno 14 (minima influenzata purtroppo, un po’, dalla brezza).

L’accumulo complessivo di San Biagio (RA) è stato di 160 cm, quello di Forlì centro di 170 cm (l’ARPA ha segnato 165 cm nella zona Nord), Cesena sino a 195 cm, Novafeltria (RN) – 277 m. 305 cm.

La zona più colpita è stata tra Cesena est e Faenza est (per quanto riguarda la pianura). Le nevicate si sono, però, spinte, sino a zone inusuali, come Roma, Capri e Anacapri, l’isola del Giglio, Piombino, Olbia, Sassari, etc…, la laguna veneta parzialmente gelata…
Accumuli di oltre 3 metri sul Montefeltro, altre abbondantissime nevicate nella Marche, Abruzzo, Calabria…

Tutte le nevicate sono avvenute sotto zero con neve farinosisima. Ghiaccioli enormi dai tetti. Accumuli eolici meravigliosi. Tutto era spledidamente e completamente sommerso! Crollati alcuni tetti industriali, di chiese e di un’abitazione civile. Diversi edifici, anche in pianura, dichiarati inagibili. Al mare diverse giornate sotto zero con gli spruzzi dell’acqua del mare che gelavano sulle cose.

Cumuli di neve degli spalaneve infiniti, sino ad arrivare ai primi piani delle case a Forlì. Strade liberate con ruspe e cateripiller. Intervenuto l’esercito e i vigili del fuoco di Trento, Belluno e Bolzano con mototurbine e gatti delle nevi. persone che giravano con gli sci o con i cani da slitta.

Quasi tutte le nevicate sono state accompagnate da moderati venti (sino a 50 km/h) da NW o da NE, con effetti di scaccianeve stupendi e sensazione di freddo ancora maggiore e la creazione di vere dune nevose viaggianti per la strada.

Il giardino della mia casa era invaso dalla neve, gli scuroni delle porte finestre risultavano bloccati dall’enorme quantità di neve, si faceva fatica a passare. Nei supermercati scarseggiavano i viveri deperibili mentre il “dove mettere la neve spalata” risultava veramente una domanda a cui era difficile rispondere.
Le parole, però, non servono molto a descrivere ciò che si è vissuto.

Lascio spazio al meglio delle foto che ho scattato.
Spero che le guardiate ognuna con interesse, perché le ho fatte con tutta la passione possibile.

Ricordo che San Biagio (RA) si trova tra Forlì (FC) e Faenza (RA).

 

Autore : Fabio Casadei