00:00 23 Gennaio 2001

Le “U”, le “V” e le “Z” della meteo

Da umidità atmosferica a zona

Umidità atmosferica – la presenza di vapore acqueo nell’atmosfera – La quantità di vapore acqueo contenuto nell’atmosfera determina il grado di umidità – L’umidità assoluta è la quantità di vapore esistente in un metro cubo d’aria- L’umidità relativa è il rapporto percentuale tra l’umidità assoluta e la quantità di vapore d’acqua presente se si fosse al punto di saturazione – Una umidità relativa del 100% indica un’aria satura di umidità – L’umidità relativa viene misurata con diversi strumenti; i più conosciuti sono gli igrometri e gli psicrometri – Si indica numericamente in percentuale. La percentuale di umidità ritenutà ideale va da 45 al 65% di umidità relativa. Decisamente umide e molto umide le situazioni oltre il 70%- Dove l’umidità registra valori al di sotto del 45%, l’aria è invece secca o molto secca

Uragano – Ciclone tropicale che colpisce con una cert frequenza i territori dell’America equatoriale, delle Indie occidentali , e i loro mari- – si manifesta con turbinii di vento; venti oltre i 180 km. ora, piogge, tempesta – La loro estensione ,di forma generalmente circolare, può raggiungere superifici a volte superiori i 500 km di diametro- Provoca danni ingentissimi

Vapore acqueo – Elemento presente in atmosfera in piccolissima quantità ma che risulta determinante per l’andamento degli eventi meteorologici – E’ il frutto dell’evaporazione dei mari e delle superfici terrestri coperte da vegetazione nonchè delle acque dei laghi, dei nevai e dei ghiacciai

Vento – spostamento di masse d’aria dovuto a differenze di pressione e temperatura fra zone diverse- Possono generare sia moti convettivi (in verticale) che advettivi (cioè paralleli alla superficie terrestre) La direzione si rileva con gli anemoscopi (banderuole girevoli su aste verticali) -La velocità si misura con speciali strumenti detti anemometri. – Nelle regioni Italiane i venti più conosciuti sono: la Tramontana, il Fohn da nord – il Grecale e la Bora da NE – il Levante da est- lo Scirocco (parente diretto dei venti caldi del deserto sabbioso come il Ghibli Libico , l’Hamsin dall’Africa del nord e il Simoun originario del Mar Rosso) da SSE – Il Libeccio da SO – Il Ponente da ovest – il Maestrale da NNO – I venti citati sono di tipo aperiodico o variabili

Venti costanti – sono caratterizzati da uno spirare quasi continuo nella stessa direzione come gli Alisei – Questi spirano da NE a SO nell’emisfero boreale e da SE a NO in quello australe

Venti periodici – detti dei venti che si spostano ora in un senso, ora in senso contrario;venti dovuti a masse d’aria che si spostano alternativamente. Sono rappresentati dalle brezze e dai monsoni-

Le brezze si distinguono in brezze di mare – di terra – di monte – di valle e di lago è sono il frutto di scambi termici e di pressione locali quasi giornalieri. – I monsoni hanno una genesi simile alle brezze ma interessano aree vastissime e hanno una periodicità semestrale .

Zona – parte della superficie terrestre ben delimitata – In meteorologia termini usati con una certa frequenza sono: zona alpina – appenninica -arida -artica- calda -climatica – collinare – continentale – di bassa o di alta – costiera – desertica- d’ombra – di calma – equatoriale – fredda – lagunare -montuosa – pianeggiante – polare – temperata – tropicale- umida
Autore : Redazione