L'inverno potrebbe provare ad entrare in scena nei primi giorni di dicembre, approfittando di una perdita di compattezza del vortice polare e di conseguenza di una frenata della corrente a getto. Ne deriverebbero intrusioni di aria più calda verso nord e conseguenti ondulazioni nel letto delle correnti.
Il vortice polare assomiglierebbe più ad una piovra con tanti tentacoli che ad una grossa palla di neve compatta. Uno di questi tentacoli, o uno dei suoi rami, se preferite, potrebbe puntare proprio verso l'Europa centrale e su parte di quella mediterranea, così come mostrano queste mappe previste per mercoledì 2 dicembre, che si riferiscono al nord emisfero e sono tratte dal modello canadese e che contemplano più opzioni:
In pratica:
-SE il ramo del vortice polare puntasse il Regno Unito la risposta sull'Italia sarebbe quella di un tempo perturbato con piogge e nevicate sui rilievi ma non molto freddo.
-SE il ramo invece puntasse il centro Europa il maltempo ci colpirebbe ugualmente ma avrebbe caratteristiche ben più invernali con precipitazioni nevose a bassa quota su molte regioni.
-SE viceversa avesse come obiettivo l'Europa orientale, da noi arriverebbe comunque un'ondata di freddo che potrebbe portare neve su medio Adriatico e meridione a quote basse.
Insomma, comunque andasse, il tempo presenterebbe una grossa vivacità rispetto alla staticità che interverrebbe ancora qualora il vortice polare rimanesse compatto e l'alta pressione invadesse il Mediterraneo.
Che possibilità ci sono di sperimentare questa dinamicità, senza scendere ancora nel dettaglio, (cosa che del resto sarebbe impossibile al momento): molte, stando alle ultime emissioni modellistiche, ma parlando comunque di proiezioni a 10 giorni, la prudenza è d'obbligo, non perdetevi tutti i nostri aggiornamenti!