L'alta pressione (salvo brevi disturbi) ha monopolizzato tutto il mese di febbraio. Le prospettive di un mese perturbato e comandato dalle armate gelide dell'inverno sono svanite come la poca neve sotto il sole dardeggiante di queste giornate.
Ciò che preoccupa è la velocità con cui si insediano queste autentiche esplosioni di calore che vanno ad "inquinare" stagioni che dovrebbero presentare ben altri scenari; fattostà che anche quest'anno 2/3 dell'inverno è stato inficiato da configurazioni che di invernale non hanno proprio nulla, ma questo ormai non fa più notizia.
L'alta pressione raggiungerà il suo apice sull'Europa centro-occidentale tra il week-end e l'inizio della settimana possima. Le regioni meridionali resteranno escluse da questo abbraccio stabilizzante ed avranno un clima decisamente più freddo e ventoso.
La prima mappa, valida per la metà della settimana prossima (attorno a mercoledi 27 febbraio) mostra l'alta pressione ancora forte sull'Europa e sull'Italia, con gli ultimi refoli freddi che raggiungeranno le estreme regioni meridionali.
Per avere qualche sentore di cambiamento si dovrà aspettare i primi giorni di marzo. La media degli scenari del modello americano valida per sabato 2 marzo (seconda mappa), mostra il progressivo sgonfiamento della bolla anticiclonica a favore di una situazione maggiormente dinamica sull'Europa centrale ed occidentale.
L'Italia, probabilmente, vedrà alcuni passaggi perturbati poco consistenti da nord-ovest verso sud-est, ancora insufficienti a garantire la pioggia laddove tanto serve (segnatamente al settentrione).
Qualcosa di più consistente sotto il profilo pluviometrico potrebbe esserci attorno al 5 marzo. La media degli scenari del modello americano mostra la penetrazione di una saccatura atlantica sul nostro Paese foriera di piogge e rovesci anche sulle regioni settentrionali (terza mappa).
Si tratta ovviamente di proiezioni molto lontane che dovranno essere rivisitate alla luce dei prossimi aggiornamenti; tuttavia sembra che dai primi giorni di marzo qualcosa debba muoversi, pluviometricamente parlando, in Italia. Vedremo...
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