00:00 12 Gennaio 2018

Meteo a 15 giorni: INVERNO alla riscossa?

Molti indizi che possa andare davvero così, anche se manca la prova schiacciante.

L’inverno potrebbe tornare ad alzare la testa sull’Europa durante la terza decade di gennaio. Per il momento il tutto potrebbe tradursi nell’affondo nel Mediterraneo di un vortice depressionario di origine nord-atlantica tra il 20 ed il 22 gennaio con tanto di vento, pioggia, neve a quote basse e importante calo delle temperature.
 
A seguire altri impulsi atlantici, sfruttando il corridoio instabile lasciato da questa "ferita" potrebbero inserirsi da ovest portando altre precipitazioni, magari in parte anche nevose. Fin qui non ci sarebbe nulla di clamoroso, normalità invernale dopo una prima decade di gennaio anche eccezionalmente mite e una seconda altalenante.

A far credere che il tempo possa veramente cambiare registro c’è anche il grafico che mostra il calo dei venti zonali previsto dal 19 gennaio, cioè da ovest non arriveranno più correnti tese, bensì ondulate, cioè favorevoli a passaggi perturbati.

Quello che però potrebbe innescare una "reazione a catena" ben più rilevante potrebbe derivare dal forte riscaldamento atteso in stratosfera che prendere origine addirittura dal centro Europa per puntare poi sulla regione polare. In questo modo potrebbe potenziarsi l’anticiclone russo-scandinavo, bloccare le correnti atlantiche o deviarle verso sud e nel contempo innescare repentini afflussi di aria gelida di origine artica continentale o polare continentale nel cuore dell’Europa e sin sull’Italia.

Chiaro che così cambierebbe tutto, così si potrebbe vivere una fase invernale SEVERA: inutile adesso entrare nel dettaglio, quando dalle parole si passerà ai fatti, quando le carte individueranno seriamente questo sconvolgimento barico (perché di questo si tratta) allora si che cercheremo di capire dove potranno dirigersi le masse d’aria gelide, dove nevicherà, ora è presto, ora restiamo nel campo del "razionale" limitandoci a descrivere ciò che potrebbe accadere se, pur con ondulazioni più pronunciate, prevalesse la normalità atlantica.

SINTESI dal 20 al 27 gennaio:
sabato 20-domenica 21 gennaio: passaggio di un attivo fronte perturbato con precipitazioni tra nord e centro, più probabili dapprima su nord-est e regioni centrali tirreniche con neve a quote anche basse ma non pianeggianti; tendenza del maltempo ad estendersi anche al sud. Forti venti e calo termico a partire dal nord.

lunedì 22 gennaio: maltempo su medio Adriatico e meridione con neve sino a 200-400m su Appennino marchigiano ed abruzzese, a quote collinari al sud, irregolarmente nuvoloso altrove, ventoso e freddo. Neve sui settori alpini di confine e al mattino ancora sulle Dolomiti friulane e sull’alto Cadore.

martedì 23 gennaio: tendenza a temporaneo miglioramento, resterà freddo.

mercoledì 24 gennaio e giovedì 25 gennaio: possibile intervento di una nuova figura depressionaria con peggioramento a partire dal nord-ovest e le regioni tirreniche con neve a bassissima quota al nord, specie sul settore occidentale, oltre i 600-800m sull’Appennino centrale. Ancora schiarite temporanee al sud.

venerdì 26 gennaio: maltempo al centro e al sud, in localizzazione sul meridione, schiarite al nord. Neve sull’Appennino centro-meridionale oltre gli 800-1000m. Temperature in aumento al nord, stazionarie al centro, in calo al sud.

sabato 27 gennaio: miglioramento. 

Attenzione: la previsione è formulata senza tenere conto di eventuali effetti dello strat-warming!

 

 

Autore : Alessio Grosso