00:00 22 Dicembre 2014

Meteo 15 giorni: sfonda il freddo o sfonda l’aria mite atlantica?

Analisi a lungo termine.

I colori che tendono verso il viola in questa carta particolare a 500mb mostrano configurazioni credibili, tutto il resto è da scartare. La previsione qui è centrata per martedì 30 dicembre. C’è almeno un abbozzo di saccatura fredda sull’Italia.
Si fanno molte chiacchiere in questo momento cruciale del dicembre meteorologico, si fanno cioè i conti senza l’oste.

Chi è l’oste? Il vortice depressionario di domenica 28 dicembre: dal suo ingresso o meno nel Mediterraneo dipenderanno anche le sorti dei primi giorni di gennaio. Infatti molto spesso un vortice freddo che penetra sull’Italia, riesce poi a sostare a ridosso del nostro Paese per giorni, richiamando ancora aria fredda dall’est europeo.

Ne parlavo stamane: la corrente a getto potrebbe benissimo scorazzare nel nord Europa per tutta la prima decade di gennaio, mentre nel frattempo l’Italia e in genere le latitudini mediterranee e di parte dell’Europa orientale, resterebbero sotto l’influsso di correnti antizonali, cioè contrarie al normale flusso delle correnti che scorrono nel nostro emisfero.

E’ ovviamente un’ipotesi, supportata però ad esempio da diverse corse perturbatrici del modello americano e canadese; certamente tutte emissioni a bassa risoluzione ma anche le meno scontate, che trovano cioè giustiticazione in spiegazioni logiche.

Quelle che vanno sul pratico, sull’essenziale, puntano tutto sull’azione del grande caterpillar, che tutto distrugge sulla sua strada: la corrente a getto. Una soluzione quasi di comodo per il modello nel lungo termine in questo periodo, notoriamente quello in cui il vortice polare fila via come un pendolino.

Eppure, tutta questa fretta di rivedere le miti correnti occidentali in azione, forse non c’è.
Infatti abbiamo provato a chiderere agli spaghetti del modello americano di indicarci la strada per l’inizio di gennaio: guardate qui a fianco che sbandata, tutti "aperti" si dice, nessuna compattezza ed univocità di vedute.

Si vede nettamente l’altissima probabilità che si verifichi l’evento di Santo Stefano, mentre sull’ingresso depressonario del 28 c’è tanta incertezza, pur con un abbozzo favorevole all’inserimento della saccatura.

Abbiamo poi chiesto allo "spread" (che tanto va di moda in economia) di illuminarci per martedì 30 e abbiamo trovato insospettabili convergenze verso una soluzione almeno debolmente perturbata e fredda.

Insomma da giovedi 18 dicembre sulle mappe sono comparsi diversi elementi che hanno puntato verso una svolta invernale della stagione; MeteoLive ve lo ha fatto notare subito. Ora alle parole seguono i fatti: l’episodio di Santo Stefano.

Invece per fine anno, tra sassi gettati, mani nascoste e poi mostrate, la quadratura del cerchio arriverà solo tra 24-48 ore. Il modello europeo e quello canadese ci credono maggiormente, anche se le performance di quest’ultimo non ci convincono mai troppo a fondo.

Si scriverà o meno una nuova pagina invernale sul nostro Paese e questa potrà influenzare almeno l’inizio del gennaio 2015? Scopritelo aggiornandovi sempre con MeteoLive.

 

Autore : Alessio Grosso