00:00 10 Novembre 2014

Meteo 15 giorni: il modello americano avvista il GELO ma i suoi “confratelli” lo smentiscono

Le correnti da ovest si impongono ancora largamente sulle possibilità di un'evoluzione fredda nell'area mediterranea.

Qui a fianco l’emissione ufficiale del modello americano con le termiche a 1500m previste per il 25 novembre, ma le altre corse lo smentiscono.

Flusso mite ma umido da ovest, piogge a tratti, nessun freddo ed autunno almeno sino a fine mese. Questo è quanto emerge da un’analisi razionale del nuovo run del modello americano. Sia la corsa di controllo, che il run parallelo sperimentale, che a breve potrebbe sostituire quello ufficiale, ormai invecchiato, puntano su una prosecuzione del trend costituitosi sul Continente.

Per loro non c’è alcun elemento tale da giustificare ribaltoni barici, oppure passaggi di consegna stagionali. Si vede, ad onore del vero, un abbassamento del flusso zonale atlantico verso sud e dunque un tempo quasi "oceanico", cioè caratterizzato da una grande variabilità con perturbazioni in rapida successione, alternate a momentanee schiarite, vento, in un contesto termico di qualche grado superiore alle medie del periodo.

Il vortice polare viene visto: in forma, piuttosto compatto e senza la volontà di disperdere il calore alle basse latitudini (vedere la mappa qui a fianco per credere).
 
C’è però una novità rispetto alle ultime emissioni: il run ufficiale, quello che gli americani presto vorrebbero pensionare, ha letto nel lungo termine qualcosa di nuovo rispetto allo schema attuale.

Intorno al 22 novembre ecco la discesa sull’est europeo di una massa d’aria particolarmente fredda, che andrebbe ad alimentare un anticiclone ibrido (cioè in parte di natura termica ed in parte dinamica) al suolo sul centro Europa, in grado di bloccare e deviare verso di noi le depressioni atlantiche, le quali fungerebbero poi da "calamita" per tutta l’aria fredda che, entro il 25, verrebbe accumulandosi a due passi dall’Italia. (qui a fianco lo schema barico che veicolerebbe in parte verso di noi il freddo)

Una parte di questo freddo verrebbe risucchiato in Valpadana, consentendo, secondo l’emissione ufficiale, una breve fase invernale perturbata al settentrione, con neve sino a quote collinari e maltempo anche sul resto del Paese.

Ci sembra tuttavia una soluzione molto azzardata, non sostenuta ed appoggiata dagli altri "confratelli" corsisti. Dunque la mia ipotesi personale resta quella di un trenino di correnti occidentali quasi sempre protagonista, sempre che non voglia intervenire qualche anticiclone a regalarci fasi di (nebbiosa ed inquinata) stabilità.

SINTESI DEL TEMPO da MARTEDI 18 a MARTEDI 25:
da martedì 18 a giovedi 20 novembre
: tanta variabilità con piogge sparse, soprattutto al nord e sulle centrali tirreniche, tempo migliore altrove.

venerdì 21 e sabato 22 novembre: temporanea fase anticiclonica con un po’ di sole ma anche tante nebbie sulle zone pianeggianti o strati bassi.

domenica 23 novembre: nubi in arrivo al nord con le prime piogge sulla Liguria e poi nevicate sull’arco alpino occidentale ma solo oltre i 1800m. Tempo buono altrove.

lunedì 24 novembre: nubi al nord e lungo le regioni tirreniche con piogge sparse e qualche rovescio, variabile in Adriatico, sulle due isole maggiori e l’estremo sud, ma con basso rischio di pioggia, mite.

martedì 25 novembre: persistenza di tempo variabile con schiarite ed annuvolamenti. Mite e un po’ ventoso.  

Autore : Alessio Grosso