00:00 19 Ottobre 2012

Lungo termine: freddo quasi invernale o pioggia e clima più mite?

Situazione davvero complicata da decifrare a lungo termine. Azzardiamo alcune ipotesi.

La stagione avanza e si sente già profumo d’inverno. Non importa se al momento le temperature sono quasi estive; lo sguardo è ormai perennemente rivolto a prua, alla ricerca di un cambiamento che possa finalmente mettere in soffitta il caldo "stantio" di questa ennesima coda estiva.

La data che stiamo monitorando da giorni è quella di giovedì 25 ottobre. Pare ormai assodato che l’alta pressione verso la fine del mese tenderà a salire di latitudine, lasciando campo libero alle scorribande fredde e perturbate che dal nord Europa si riverseranno verso sud.

Stabilire adesso quali zone del nostro Continente avranno il freddo, la pioggia o nuovamente il "caldo" è un’impresa non facile. Tuttavia, il nostro compito è quello di provarci, tenendo conto anche dei segnali che ci manda madre Natura.

Ben sappiamo che la vecchia zonalità delle perturbazioni da ovest adesso non esiste più e che la meteo lavora ormai solo per vie meridiane. Questo complica ulteriormente il nostro compito…come se non bastasse!

La prima cartina che vi proponiamo riguarda le anomalie delle temperature oceaniche, importantissime per stabilire la traiettoria delle successive colate fredde. Ci sono ovviamente molte forzanti, ma nel complesso è noto che le acque più fredde attirino con maggiore facilità le aree di bassa pressione piuttosto che gli anticicloni.

Dalla cartina notiamo la presenza di un polo freddo al largo della Penisola Iberica. Potrebbe questa anomalia deviare la colata fredda attesa per fine mese, facendola slittare molto ad ovest, verso quella zona? Difficile, ma non impossibile…

Alcune corse alternative dei modelli ci mostrano appunto l’azione di "attrazione" da parte di questo polo freddo ai danni della saccatura in discesa da nord. Se ciò avvenisse, il tempo sull’Italia cambierebbe poco e soprattutto il freddo non arriverebbe. Riteniamo comunque bassa la possibilità che ciò accada, attorno al 20%.

Molto più probabile invece una fase intermedia, che molti run perturbatori vedono.

Ecco una fase sciroccale sull’Italia, con clima piovoso ( specie al nord e al centro) ma ancora una volta poco freddo.

La colata verrebbe in parte deviata verso ovest, ma non in maniera estrema, quando basta però per scongiurare ancora scenari invernali sul nostro Paese.

Questa situazione è quella che al momento gode di maggiori possibilità di successo, circa il 50%. di probabilità.

I run ufficiali di oggi vedono invece la penetrazione dell’aria fredda molto più ad est, come nella figura di fianco riportata.

Questa sarebbe un’invernata precoce, con poca pioggia e la neve che comparirebbe a quote molto basse per il periodo.

A nostro giudizio, questa situazione ha il 30% di possibilità di realizzo.

Non ci resta che aspettare e valutare quale strada sceglieranno le elaborazioni modellistiche nel corso dei prossimi giorni. Continuate a seguirci!

 

Autore : Paolo Bonino