00:00 22 Ottobre 2012

I folli scenari per il Ponte di Ognissanti

I modelli descrivono situazioni davvero sorprendenti e per tutti i gusti, ancora lontana la verità sull'evoluzione.

Ci sarà una bella rinfrescata tra sabato e domenica al nord, specie al settentrione, dove su Alpi e Appennino potrebbe fare la sua comparsa la neve. E questo sembra al momento l’unico punto fermo dell’evoluzione sul medio-lungo termine. Subito dopo infatti si aprono scenari per tutti i gusti, perchè dal nord Europa seguiterà a scendere aria fredda ma ancora non si riesce a capire quale sarà il suo obiettivo durante la settimana dedicata alla commemorazione dei Santi e dei nostri defunti.

L’ipotesi più gettonata dal modello americano, qui analizzato in mille salse, segue le anomalie termiche oceaniche fin qui verificatesi, proponendo un nuovo affondo sull’estremo ovest del Continente da parte delle correnti fredde, con risposta africana sulle nostre regioni ed ennesima fase sopra media.

Sarebbe in realtà troppo facile proporre la soluzione che il tempo ha adottato nell’ultimo frangente solo considerando quell’elemento catalizzatore, dunque ecco spuntare ipotesi intermedie con flusso da SW moderatamente perturbato sul settentrione e poco più giù l’influsso stabilizzante africano per il centro-sud, ma anche affondi meno devastanti della saccatura con semplici passaggi ovest-est limitati in prevalenza al settentrione e alle regioni tirreniche.

C’è poi anche qualche corsa che, ignorando le anomalie termiche oceaniche, propone una seconda penetrazione diretta dell’aria fredda nel bacino centrale del Mediterraneo attraverso il Rodano con fasi depressionarie a carattere freddo sull’Italia a partire dal nord.

Tra tutti questi scenari, più o meno probabili, emerge una tendenza piuttosto chiara: l’aria fredda non sembra in grado di scendere sui Balcani e punterà ad ovest, non solo per il richiamo del "buco nero" sulle Canarie, ma probabilmente per la disposizione dei venti nella stratosfera subtropicale, che inducono azioni antizonali delle correnti, cioè dirette con moto retrogrado da est verso ovest.

Detto questo, restano dunque tutte equamente accreditate le altre 4 ipotesi, pur con una leggera preferenza per il "deja-vu" canariano che piace tanto al vortice polare.

RIASSUMENDO
L’ipotesi più probabile è che dopo la raffreddata del 27-28-29, il tempo possa prendere una piega nuovamente mite con correnti da SW in grado di portare qualche pioggia al nord e sulla Toscana tra il 31 ottobre ed il 4 novembre, ma anche un nuovo sensibile rialzo termico al centro-sud.
Attendibilità per il Ponte di Ognissanti comunque ancora bassa.

 

Autore : Alessio Grosso