00:00 14 Giugno 2013

Dopo l’ondata di caldo, aria più respirabile?

Uno sguardo alla linea di tendenza del tempo a lungo termine in Italia.

Cosa bolle in pentola per l’ultima decade di giugno? L’Africa tenterà altri assalti al Bel Paese o la stagione estiva procederà senza toni troppo acuti?

Le ultime elaborazioni disponibili sono orientate verso una prima parte di settimana all’insegna del clima molto caldo, stante la risalita di aria bollente direttamente dal deserto. Le temperature si impenneranno e su alcune zone del sud potrebbero avvicinarsi pericolosamente alla soglia dei 40°.

Questa situazione sarà destinata a durare? Sembra di no. Il cuneo africano portante verrà generato come risposta ad un affondo perturbato che avverrà più ad ovest. Lentamente, la saccatura guadagnerà terreno verso levante e tra giovedì 20 e venerdì 21 metterà fine al dominio africano in Italia, spostando il sopracitato cuneo verso il Mar Egeo.

L’ultima settimana del mese di giugno si potrebbe quindi aprire sotto un’atmosfera decisamente più gradevole, anche se il tempo potrebbe perdere stabilità. 

La cartina che vedete a lato si riferisce alla giornata di lunedì 24 giugno. Come potete vedere, non ci sarà piu traccia dell’alta pressione africana; al suo posto un reddivivo anticiclone delle Azzorre dalla coperta però troppo corta.

Se al suolo la pressione risulterà abbastanza elevata, in quota la struttura sarà costellata da molti "strappi", forieri di una debole instabilità sullo Stivale.

L’ultima settimana del mese di giugno potrebbe trascorrere quindi con temperature normali ( a tratti anche un po’ fresche), con il rovescio o il temporale a fare da contorno, specie nelle zone interne e montuose.

L’alta pressione ci sarà, ma non avrà probabilmente la forza di monopolizzare il tempo per intero, come spesso è successo nelle precedenti stagioni calde. Mancando il supporto africano in quota, l’alta pressione delle Azzorre riuscirà a fare ben poco sotto il profilo della stabilità e del caldo. Nei prossimi giorni vedremo se confermare o smentire questa linea tendenziale.

 

 

 

Autore : Paolo Bonino