L'onda calda in arrivo, legata alla presenza di una massa d'aria di origine nord africana, non promette una stabilità assoluta. Infatti diversi modelli oggi abbozzano quella che potrebbe essere la "soluzione finale" per quest'estate 2011. In pratica una saccatura in affondo sull'ovest del Continente non dovrebbe incagliarsi e annegare poi al largo dell Portogallo, ma risultare sufficientemente profonda e dinamica da creare lo scompiglio anche su tutto il bacino occidentale del Mediterraneo, coinvolgendo in parte anche il nostro nord-ovest.
Se l'azione di erosione dovesse poi proseguire, andrebbe a scardinarsi l'intero tessuto anticiclonico, ridisegnando un po' tutto il quadro barico anche sul resto dello Stivale. In altre parole si tratterebbe di un primo vero tentativo di fare abdicare la stagione classica.
Sapete bene che poi tutto può continuare a settembre con la famosa (PES) la piccola estate settembrina, ma chiudere i battenti dell'estate classica sarebbe già un chiaro segnale stagionale. C'è però l'incertezza sulla vera entità di questo sfondamento: ce la fa, non ce la fa? Il getto riuscirà a spingere a sufficienza, si porranno davvero le basi per lo smantellamento della bolla calda?
A nostro avviso le chances della saccatura sono al momento superiori a quelle dell'alta pressione: la crisi temporalesca al nord potrebbe poi contagiare anche il centro, fino a sgonfiare tutta la struttura anche al sud.
Diverse corse alternative al nostro principale modello di riferimento, vedrebbero addirittura il Mediterraneo centrale in preda di una goccia fredda stazionaria, alimentata a tratti da altri impulsi freschi in discesa dal nord Europa. Insomma un vero e proprio terremoto, che sarebbe però frettoloso avallare.