00:00 31 Marzo 2023

LA GRANDE SETE: se l’Atlantico è morto, da dove potrebbe arrivare la PIOGGIA?

C'è una "strega" che impedisce il normale transito delle perturbazioni: è l'anticiclone. E allora, cosa si fa?

 

Le streghe nel Medioevo finivano sul rogo, qui ne abbiamo una doc (anzi dop) nel cuore dell’Europa, dalla quale nessuno sa come sbarazzarsi, è l’anticiclone subtropicale che in un modo o nell’altro mette sempre lo zampino nei tentativi delle perturbazioni atlantiche di avvicinarsi al Mediterraneo.

Il tutto è frutto di:
-un flusso perturbato atlantico che si è alzato sino alla latitudine del centro Europa
-uno spostamento verso nord della cintura degli anticicloni subtropicali, soprattutto nel settore dell’Africa occidentale, cioè a ridosso del Marocco
-di una scarsa ondulazione delle correnti atlantiche stesse che non riescono a portare più masse d’aria fredde importanti verso sud.

Qui sotto un classico esempio di disturbo della "strega" anticiclonica ANTI-PIOGGIA:

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Qui un esempio invece di dominio della "strega" su tutta l’Europa centro-occidentale senza scampo per nessuno:

Come se ne esce allora da questa situazione? Come farà a piovere anche al nord, dove non basta qualche disturbo per assistere a precipitazioni di un certo rilievo, ma occorre un vero e proprio guasto?

Ci sono DUE SOLUZIONI:

1 interazioni tra le masse d’aria fredde in discesa dal nord-est europeo e depressioni atlantiche in cerca di "alleati" per produrre i propri fenomeni, approfittando di temporanei sbilanciamenti della "strega" verso la Scandinavia:

2 uno scambio di calore importante lungo i meridiani con l’intervento di una profonda depressione in grado di raggiungere da nord-ovest tutto il nostro Paese, evento che ormai sta diventando sempre più raro:

COMMENTO
Se non interverranno questi schemi barici difficilmente il nord (ma anche il Tirreno) potranno uscire dall’oppressione della siccità ancora per un pezzo, perchè di perturbazioni atlantiche vere e proprie durante l’anno ne arrivano ormai pochissime e il trend potrebbe ulteriormente aggravarsi nel corso del prossimo decennio.

 

 

Autore : Alessio Grosso